Giunti ai primi di agosto si può affermare, con certezza, una sola cosa. Il Bari, rispetto all'anno scorso, ha cambiato allenatore e quasi l'intera rosa, mantenendo solo sei tasselli, quasi tutti non titolari. I giocatori rispondono al nome di Vicari, Pissardo, Tripaldelli, Pucino, Bellomo, Sibilli (per metà anno) e Pereiro. Di questi, i maggiori indiziati alla titolarità sembrano essere Sibilli e Vicari, ma la permanenza di quest'ultimo è tutt'altro che scontata. Circa un mese manca alla fine del mercato e gli scenari aperti sono tanti, sia in entrata che in uscita. Che ci sia stata una tabula rasa è evidente. Scottano, particolarmente, gli addii di Benali, Dorval e Maita.

Scelte dell'allenatore, della dirigenza, dovute a contratti onerosi o chissà cos'altro. Quella che si sta prospettando davanti agli occhi dei tifosi è una vera e propria rivoluzione. Caserta ha dimostrato di non guardare in faccia nessuno e di seguire, con grande cinismo, il proprio credo. Che sia un bene o male lo dirà il campo. Oggi si aprirà la campagna abbonamenti e molto potrà essere detto anche in tal senso. La risposta dei tifosi deriverà, inevitabilmente, dalla scelte di mercato e dai risultati sul campo.

Le rivoluzioni, solitamente, hanno due possibili strade: il cambiamento totale o la caduta ancora più a picco. Un ulteriore fallimento, quest'anno, romperebbe definitivamente i rapporti, già compromessi, con la piazza. Viceversa, un cambio di approccio, dal punto di vista dei risultati e del gioco, potrebbe essere l'unica soluzione per riavvicinare il Bari alla sua gente. Sarà l'inizio di una nuova era o di un declino più profondo? Al campo l'arduo responso.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 03 agosto 2025 alle 20:30
Autore: Armando Ruggiero
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