Non c’è dubbio che, rispetto al recente passato, il presidente del Bari Luigi De Laurentiis sia più presente mediaticamente e fisicamente. Come a voler dimostrare quella voglia di garantire più impegno per la compagine biancorossa. Si avverte, infatti, un tentativo di cambiamento nell’approccio ai problemi del Bari, come se il patron romano volesse dimostrare qualcosa di diverso. Un comportamento decisamente in controtendenza rispetto a quei fragorosi e nocivi silenzi di sempre.

Che sia la presa di coscienza di un distacco troppo forte avvertito? La volontà di ricostruire un legame forte con il popolo biancorosso? Sta di fatto che l’ultimo mese targato Luigi De Laurentiis un po’, forse, ha sorpreso. E non, stavolta, in una connotazione negativa. Da quelle parole pronunciate nella conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico Caserta, passando da quella per la presentazione delle nuove maglie e del nuovo sponsor e, non ultime, le dichiarazioni dal ritiro di Roccaraso. I primi scampoli di nuovo Bari sembrano parlare molto De Laurentiis mettendo, quasi, nell’ombra il resto della dirigenza biancorossa. Una presenza mediatica più decisa. O semplicemente da presidente, forse, più "interessato" alle sorti della squadra. Dalle sue parole sembra trasparire che il Bari vuole davvero essere protagonista del prossimo campionato e non semplice triste comparsa. Dunque, non più la periferia dell’impero “aureliano”. La squadra di seconda fascia della FilmAuro. Ora si vuole tentare di cambiare rotta. Chissà, magari per avere nuovamente seguito tra i tifosi del Bari. Ma sarà effettivamente cosi? E' solo un fuoco di paglia?

Quella serie A in tre anni sbandierata, la volontà di lasciare il club biancorosso in massima serie, la scelta di un tecnico che possa divertire e far divertire e raggiungere, stavolta per davvero, l’obiettivo play off. E, poi, la sorpresa Gytkjaer. Un investimento assolutamente non preventivato da nessuno. Ogni giorno Luigi De Laurentiis sembra voler essere al centro del progetto del nuovo Bari. Sente più pressione? Forse. Ha capito che quel famoso 2028 è proprio dietro l’angolo? Domande che si alternano a vari pensieri. E varie interpretazioni. Che si voglia, addirittura, bruciare le tappe prima del 2028 e tentare subito il salto in serie A? Forse è utopia?  

Un dato è certo. L’ultimo mese di Luigi De Laurentiis da presidente biancorosso è, probabilmente, quello più “mediatico” a cui abbiamo assistito. Mai il presidente aveva concesso questo scambio con la stampa quasi costante. La presenza nel ritiro di Roccaraso sembra avere il sapore di una decisa inversione di marcia rispetto a ciò a cui aveva abituato tutti. Dai rumorosi silenzi siamo passati ad una incisiva voglia di comunicare passo per passo tutte le mosse del Bari. Il mercato. Eventuali soci nuovi. Le questioni economiche. La campagna abbonamenti. Insomma, tanta carne a cuocere. Dalle parti del tifo biancorosso non sembrano essersi “commossi” troppo. Continua la grande frattura tra il popolo barese e il presidente. E non potrebbe essere diversamente. Gli episodi passati sono troppo impressi nel cuore di tutti per, improvvisamente, cambiare atteggiamento. Ci vorranno atti decisamente più concreti per recuperare fiducia ed entusiasmo. Certo, un timido primo segnale da parte del presidente sembra esserci ma per arrivare alla definitiva riappacificazione la strada è lunghissima. La domanda di base è: con questa impressione di voler cambiare atteggiamenti, sarà ancora muro contro muro tra Luigi De Laurentiis e il tifo biancorosso? Le prossime settimane potrebbero sciogliere questo grande interrogativo o, magari, non avere nessun particolare scossone.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 23 luglio 2025 alle 12:30
Autore: Maurizio Calò
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