Stefano Antonelli, ex direttore sportivo del Bari, è intervenuto ai microfoni di TuttoBari per analizzare il momento attuale della squadra e le mosse di mercato della società biancorossa. Un’intervista a tutto campo che parte da una convinzione: “Non c’è nessuno che spende soldi solo per mettersi in mostra o per compiacere la stampa. La famiglia De Laurentiis ha fatto delle scelte precise, prendendo esattamente chi voleva prendere. Se saranno scelte vincenti, lo dirà il tempo, ma non sono certo state mosse casuali”.

Antonelli, che conosce bene l’ambiente e le logiche del calcio italiano, rimarca anche la solidità e la coerenza della strategia di mercato: “La Serie B è un campionato difficile. Servono idee chiare, gruppo, personalità. Non sempre serve il nome, serve la squadra. E mi sembra che il Bari stia andando in questa direzione. Hanno preso buoni giocatori di categoria, funzionali a un certo tipo di progetto”.

L’ex ds analizza anche il peso delle aspettative: “Bari è una piazza da Serie A, lo sappiamo. Ma oltre all’ambizione serve anche equilibrio, serve tener conto del budget, della sostenibilità. Io vedo una società che non ha perso di vista l’obiettivo, che lavora con serietà, e che è ancora nel pieno del proprio mercato. Anzi – sottolinea – il mercato del Bari è tutt’altro che finito: stanno lavorando su altri profili, e le voci che circolano nel nostro mondo dicono che si stanno muovendo molto bene”.

Anche il rapporto tra Caserta e la società sembra in sintonia: C’è una condivisione, stanno cercando di dargli i profili giusti. Non è sempre facile costruire una squadra da zero, ma mi pare che la linea sia chiara”.

Infine, una riflessione sull’ambiente: “Capisco il malessere dei tifosi. Ma attenzione: anche a Napoli, De Laurentiis è stato contestato duramente. Eppure i risultati sono arrivati. Capisco che i tifosi vorrebbero una dichiarazione roboante, tipo 'puntiamo alla Serie A', ma io credo che sia più corretto lavorare in silenzio e poi magari sorprendere. È molto più pericoloso fare promesse e non mantenerle. Bari è una città esigente, ma anche passionale. E sono convinto che se il campo darà risposte, l’entusiasmo tornerà”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 22 luglio 2025 alle 08:00
Autore: Enrico Scoccimarro
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