Buon umore Bari. Inevitabile, quando una sfida ricomincia. La speranza è che questa volta i buoni propositi estivi si traducano in un campionato finalmente da urlo. Troppe le sofferenze degli ultimi tempi, con i biancorossi sempre in perenne ricerca di un'identità mai arrivata. Non resta che porsi in posizione di osservazione, ma il 4-3-3 di Caserta sembra oggi qualcosa di concreto e definibile ancor meglio fino alla fine del mercato, con l'esperienza dell'ex mister della Juve Stabia che potrebbe ben attecchire in una piazza desiderosa di grandi sergenti.

Caserta, in questi giorni di ritiro, sta sfoggiando tutte le sue qualità: duro al punto giusto, parte del gruppo, fiero architetto di un Bari che dovrà - come spesso rimarcato - essere propositivo. Di Caserta in tanti parlano bene e non da adesso. Non c'è addetto ai lavori che non ne apprezzi atteggiamento e sviluppi in campo. Quanto ai suoi primi passi nel Bari: tutti sulla corda, anche quei calciatori che sembravano ormai perduti e che, almeno per ora, restano nei radar biancorossi, al centro di movimenti in campo e basi per il futuro.

Va in gol Manzari, inizia titolare nel nuovo ruolo di ala destra l'uruguayano Pereiro. E i nuovi sembrano ben inseriti in quello che richiede il mister: da Verreth, regista già al centro di ogni pensiero, a Rao, funambolico esterno a misura di tridente, passando per i centravanti di ruolo - Gytkjaer e Moncini - naturalmente attesi e che sembrano già promettere un dualismo sano e a forti connotati di esperienza. Una prova gagliarda col Milan in Coppa Italia e i primi risultati in campionato non farebbero che alimentare il fuoco di una piazza che vuol tornare ad incendiarsi. Provarci è oggi la vera parola d'ordine.

Sezione: Copertina / Data: Mar 22 luglio 2025 alle 07:00
Autore: Davide Giangaspero
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