Tra alti, bassi e tanto potenziale ancora da esprimere, i “nuovi giovani” del Bari stanno vivendo una stagione di crescita e attesa. Quattro nomi su cui la società ha deciso di investire in prospettiva, ma che finora, chi per un motivo e chi per un altro, hanno trovato spazio a intermittenza nel progetto tecnico di Caserta.

Partiamo da Cerri, classe 2003, finora impiegato in appena quattro partite per un totale di 63 minuti. Pochi, ma sufficienti per lasciare il segno: suo infatti il gol pesantissimo che ha regalato la prima vittoria stagionale al San Nicola contro il Padova. Una rete che aveva fatto pensare a un rilancio immediato, ma nelle gare successive l’attaccante è rimasto ai margini, trovando solo qualche minuto nel finale con il Cesena. Resta però un profilo interessante: fisico, dinamismo e fame potrebbero renderlo un’arma tattica utile per sorprendere le difese avversarie.

Capitolo Rao, il più giovane del gruppo, classe 2006. Finora ha collezionato 214 minuti in sei presenze, con una sola da titolare. Il suo arrivo aveva subito acceso curiosità e aspettative, e già dalle prime amichevoli aveva mostrato un bagaglio tecnico notevole, facendo intravedere qualità interessanti anche al crescere del livello di intensità e agonismo. Le prime apparizioni ufficiali hanno confermato quelle sensazioni positive, ma tra cambi di modulo e la concorrenza di giocatori più esperti, il suo spazio si è inevitabilmente ridotto. Resta però un profilo brillante e duttile, che Caserta potrebbe rispolverare già contro lo Spezia, nel caso servissero freschezza e imprevedibilità al reparto offensivo.

Più continuità, almeno in termini di minutaggio, per Pagano, classe 2004, che con quasi 500 minuti e cinque presenze da titolare è finora il giovane più impiegato. Il tecnico, però, non ha ancora trovato un equilibrio stabile in mezzo al campo: il continuo alternarsi di uomini e moduli evidenzia una certa confusione, in questo contesto, anche Pagano è ancora alla ricerca di una titolarità fissa, da conquistare giornata dopo giornata. L’esterno offensivo, comunque, ha già messo a referto un assist e dimostrato di poter sostenere i ritmi e la fisicità della Serie B, alternando buone prove a qualche calo fisiologico, inevitabile per un ragazzo della sua età.

Chiude il gruppo Kassama, difensore classe 2004, che finora ha messo insieme 174 minuti e una sola gara da titolare – quella contro il Mantova, vinta dal Bari con lui in campo per l’intero match. Un inizio prudente, ma in un reparto ora ridotto numericamente, la sua crescita potrebbe diventare un elemento importante nella seconda parte di stagione. L’ex Trento sta però vivendo le naturali difficoltà del salto di categoria e del confronto con una piazza esigente come Bari. Anche nell’ultima gara è apparso nervoso e poco sicuro nei movimenti, dando la sensazione di dover ancora trovare fiducia e tranquillità nei propri mezzi. Il potenziale c’è, ma serviranno tempo e continuità per vederlo davvero esprimersi al meglio.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 06 novembre 2025 alle 21:00
Autore: Martina Michea
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