Nell’estate 2011 il Bari si ritrovava in Serie B dopo un’annata in A disastrosa. I problemi societari incombevano e il Bari dovette ricorrere alla spalmatura degli stipendi oltre che a cessioni dolorose, sia per il valore dei giocatori sia per l’attaccamento alla maglia di molti di loro, che negli anni precedenti avevano pienamente incarnato lo spirito biancorosso. Tra questi senza dubbio Gazzi e Jean Francois Gillet.

Alla guida dei biancorossi c’era Vincenzo Torrente, tecnico esperto nel valorizzare i giovani e con un ingaggio più basso rispetto ai predecessori.

La sessione estiva di calciomercato ha visto tanti colpi che rimasero nel capoluogo pugliese per più anni, a cominciare dal portiere Eugenio Lamanna, difensore della porta dei galletti per due stagioni.

Nel reparto difensivo arrivarono Claiton e Borghese, quest’ultimo direttamente dalla ex squadra di Vincenzo Torrente, il Gubbio, oltre al difensore Luca Ceppitelli, il quale avrebbe avuto una buona carriera nel massimo campionato girando tra Cagliari e Venezia. Sull’esterno un giovanissimo Alessandro Crescenzi cercò di affermarsi e difatti disputò un’incoraggiante prima stagione. Cristian Galano ritornò dal prestito al Gubbio e rimase in biancorosso per 4 anni consecutivi, per poi ritornare a più riprese. Era lui la scommessa di quell’anno. Indimenticabile il soprannome di “Robben di Puglia”. Anche su Adrian Stoian, in prestito dalla Roma furono riposte sincere speranze ma non si rivelò al massimo del suo potenziale, siglando comunque 5 gol e servendo altrettanti assist. Ci furono anche colpi d’esperienza dal massimo campionato come Mariano Bogliacino, in Puglia solo per quell’anno. Come non ricordare anche Marino Defendi, duttile centrocampista, sempre utile alla causa. In attacco, Caputo si affermò come punta titolare con 10 gol all’attivo, non moltissimi e specchio di una stagione mediocre del Bari, conclusasi al 13esimo posto.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 11 giugno 2025 alle 12:00
Autore: Cosimo Mirizzi
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