Per sopperire alle numerose indisponibilità per infortunio che nell’ultimo periodo hanno decimato la rosa biancorossa, la società potrebbe decidere di intervenire sul mercato degli svincolati; sono molti i volti noti presenti tra gli svincolati e, nelle ultime ore, tra i nomi accostati ai galletti è apparso quello di Valter Birsa, giocatore di grande esperienza e qualità, che ad oggi appare solo come una suggestione per i galletti.

Il centrocampista sloveno ha rescisso il contratto che lo legava al Cagliari a novembre e ora è libero di accasarsi in un’altra squadra. Nell’ultima stagione disputata Birsa ha collezionato quindici presenze con i sardi, concentrate soprattutto sotto la gestione Zenga e quindi alla ripresa dopo il lockdown.

L’esperienza italiana del giocatore classe 1986 è quasi decennale: dopo un inizio di carriera tra Slovenia e Francia, Valter Birsa approda in Italia nel 2011, quando il Genoa se ne assicura le prestazioni, prelevandolo dall’Auxerre. Nel corso della stagione 2011-2012 registra nove presenze in serie A e tre in coppa Italia, andando a segno per due volte in coppa nazionale, di cui la prima in una gara contro il Bari.

Agli sgoccioli della sessione estiva del calciomercato 2012 si trasferisce in prestito al Torino: con i granata raccoglie diciotto gettoni, siglando due reti e l’anno successivo approda a Milano, sponda Milan. L’annata in rossonero gli permette di calcare anche i prestigiosi palcoscenici europei in Champions League, dove scende in campo quattro volte; in campionato invece viene impiegato per quindici volte e in due occasioni trova la via del gol.

Nell’estate 2014 il Chievo Verona lo ingaggia con la formula del prestito, un anno più tardi la squadra veneta acquisterà l’intero cartellino. A Verona Birsa vive una delle esperienze calcistiche più significative della sua carriera: in quattro stagioni e mezzo colleziona più di centosessanta presenze, diciotto le reti segnate.

La zona di campo preferita dallo sloveno è la trequarti, alle spalle della punta, da dove riesce a ritagliarsi gli spazi giusti per mandare in rete gli attaccanti o liberare il mancino. Ottime le sue capacità sui calci da fermo: quasi infallibile dal dischetto e buona attitudine sulle punizioni dal limite.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 20 febbraio 2021 alle 22:00
Autore: Michele Tedesco
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