I playoff, la prova del nove per Caprile. Dall'idolo Buffon a Poluzzi: che sfide in porta!

Bomber, stelle e portieri. I playoff sono una vetrina scintillante per il calcio italiano. Un connubio di gare dove ci si gioca la vita e la morte (calcistica) in centottanta minuti. Poche settimane dove si invertono i pronostici del campo e prevale chi ha più cuore. Il Bari sogna concretamente, forte di un terzo posto meritato sul campo. Tante le insidie, tanti i rivali. 

Intriga, tra i numerosi duelli, quello riguardante i portieri impegnati nella post season. Sei numeri uno tra i migliori del campionato, che con le loro parate hanno portato punti alla causa e dovranno blindare la porta dai temibili attacchi avversari. La stella, inevitabilmente, Elia Caprile, autore di una stagione da urlo. Fin dal suo debutto estivo col Padova, l'ex Pro Patria si è preso con forza il palcoscenico. Rarissimi gli errori, numerosi i miracoli salva-risultato. Le voci di mercato durante l'anno non hanno mai turbato il classe 2001, ora alla prova del nove per dimostrare di meritare la A.

Il rivale numero uno è Gigi Buffon. Il quarantacinquenne portiere ex Juventus si è detto pronto a partecipare per la prima volta in carriera a questa competizione e - ovviamente - a vincerla. Dopo una carriera infinita tra coppe europee, internazionali e scudetti, Buffon è pronto a trascinare il suo Parma in massima serie. Per Caprile, che come ha più volte dichiarato ha Buffon come idolo, il destino ha servito un bell'assist: consacrarsi proprio davanti al numero uno più forte della storia. In campionato, va ricordato, la sfida ha già sorriso al numero uno biancorosso.

Gli outsider? Da menzionare sicuramente anche il portiere del Cagliari Radunovic e quello del Sudtirol Poluzzi. Il serbo si è preso l'eredità di Cragno e ha serrato la porta con numerosi interventi decisivi in stagione. Il numero uno passato in Puglia tra Andria e Francavilla è sicuramente tra le più belle sorprese del campionato, autore di grandissime e fondamentali parate. Bravi e forti anche Contini della Reggina e il nazionale finlandese Joronen, guardapali di un Venezia che vuole la A.