Tra una settimana riaprirà ufficialmente il calciomercato e, come da tradizione, la finestra di gennaio rappresenterà un crocevia fondamentale soprattutto per le squadre in difficoltà. Per il Bari, che si avvia al 2026 navigando in acque tutt’altro che tranquille, il mercato di riparazione non sarà solo un’opportunità per sognare, ma una necessità urgente per correggere una rosa che finora non ha garantito le risposte attese. Serviranno interventi mirati, scelte coraggiose e, possibilmente, intuizioni vincenti. Non sempre a gennaio si pesca bene, ma la storia recente insegna che anche nel mercato invernale il Bari è riuscito più volte a trovare risorse decisive.

Dovendo tralasciare la deludente sessione invernale di due stagioni fa, si può partire dal gennaio 2023, quando l’allora direttore sportivo Ciro Polito si mosse con grande efficacia nei giorni finali del mercato, consegnando a Michele Mignani pedine rivelatesi fondamentali. Il primo nome è quello di Sebastiano Esposito, che a Bari trovò spazio e fiducia, costruendo un rilancio personale che oggi lo colloca tra gli attaccanti italiani più promettenti. Nella stessa sessione va ricordato anche Gregorio Morachioli che, pur essendo oggi lontano dai riflettori, fu determinante in quel finale di stagione. Con il senno di poi, però, l’acquisto più importante fu Ahmad Benali: il centrocampista libico è diventato nel tempo il cervello e il cuore del Bari di Moreno Longo.

Un anno prima, nel mercato di riparazione dell’annata della promozione dalla Serie C, arrivò Raffaele Maiello. Il “professore” del centrocampo biancorosso si impose subito come leader tecnico e carismatico della squadra di Mignani. Al suo fianco, sempre da gennaio, giunse Mattia Maita, prelevato dal Catanzaro nel mercato invernale del 2020.

Andando più indietro nel tempo, meritano una menzione alcuni innesti che hanno lasciato il segno. Liam Henderson, arrivato nel 2018, fu una delle tante scommesse vinte da Sean Sogliano: centrocampista di qualità, si impose subito in Puglia e oggi gioca stabilmente in Serie A. Due anni prima, nel 2016, arrivò Jacopo Dezi che, pur restando a Bari solo sei mesi, è ancora ricordato con grande affetto dai tifosi. Allo stesso modo va citato Edgar Cani, volto iconico della tormentata ma indimenticabile stagione fallimentare, approdato in biancorosso nel gennaio 2014.

Impossibile poi non celebrare il mercato invernale della stagione 2008-09, quello dell’ultima promozione in Serie A con Antonio Conte in panchina. A una squadra che già dominava il campionato, il direttore sportivo Giorgio Perinetti riuscì ad aggiungere due tasselli decisivi come Vitali Kutuzov e Stefano Guberti. In particolare l’esterno ex Roma e Siena fu devastante, realizzando 9 gol in appena 18 partite.

Infine, guardando all’attualità più recente, va ricordato anche l’acquisto sul gong finale del mercato invernale 2025 di Giulio Maggiore. Arrivato quasi in sordina, il centrocampista ha saputo ritagliarsi un ruolo importante nella seconda metà dello scorso campionato, portando in dote 4 gol e un contributo concreto in una fase complicata della stagione.

Il passato insegna che anche a gennaio il Bari può trovare risorse preziose. Ora, alla vigilia del mercato invernale del 2026, la speranza dei tifosi è che la dirigenza riesca ancora una volta a individuare gli uomini giusti per risalire la corrente.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 24 dicembre 2025 alle 18:00
Autore: Antonio Testini
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