Con "Lo dice il regolamento" andiamo ad analizzare, caso per caso, per ogni partita disputata dal Bari, gli episodi e le decisioni arbitrali secondo quanto riportato dal regolamento. 
Questo, in maniera del tutto neutrale e senza la presunzione di dare giudizi o fare qualsiasi tipo di dichiarazione in merito all'operato di arbitri e Var, ma spiegando esclusivamente il testo delle regole relative alle decisioni e agli interventi. Lo facciamo inquadrando ogni episodio, spiegando come può essere interpretabile ciascuna regola. Ricordiamo che il regolamento del giuoco del calcio è un documento pubblico, scaricabile e consultabile dal sito della FIGC.

Bari-Monza è stata una gara con un discreto tenore agonistico, con alcuni episodi da analizzare. Il tabellino conta due ammonizioni per i padroni di casa e quattro per gli ospiti, mentre sono stati fischiati 11 falli ai primi e 19 ai secondi. I brianzoli reclamano un calcio di rigore per un presunto fallo di mano di VIcari nel secondo tempo. L'arbitro, Simone Galipò, della sezione di Firenze, era alla sua 14esima direzione in Serie B e non ha ancora esordito in Serie A.

Quarto minuto - Ammonizione di Ravanelli. Galipò estrae molto presto il primo cartellino giallo dopo una trattenuta prolungata di Ravanelli su Pagano. Il centrocampista del Bari si trova a ridosso della trequarti offensiva e prova a partire in progressione per impostare un'azione di attacco. La trattenuta evidente può essere codificata come SPA (interruzione di azione promettente).

IL TESTO. L'ammonizione si configura quando un calciatore "commette ogni altra infrazione che interferisce con o interrompe una promettente azione d’attacco".

APPLICAZIONE. In campo bisogna valutare quanto il calciatore con il pallone può avanzare in verticale, la sua posizione rispetto alla porta, quante opzioni ha di passare il pallone a un compagno e come è schierata la difesa. 

19esimo - Ammonizione di Obiang. Braunoder arriva in ancicipo su un pallone vagante e il centrocampista del Monza, nel tentativo di contenderglielo, prende la gamba dell'ex Como. La motivazione del giallo è l'imprudenza.

IL TESTO. “Imprudenza significa che il calciatore agisce con noncuranza del pericolo o delle conseguenze per l’avversario e per questo deve essere ammonito". 

APPLICAZIONE. In campo, l'arbitro deve valutare velocità, intensità (forza) e punto di contatto.

27esimo - Ammonizione di Caprari. L'attaccante del Monza perde un pallone di cui si impossessa Partipilo e nel tentativo di recuperarlo pesta la punta del piede dell'avversario: anche in questo caso l'ammonizione è per imprudenza.

33esimo - Ammonizione di Partipilo. L'attaccante barese interrompe con una trattenuta una ripartenza sulla trequarti difensiva di Obiang dopo un'azione d'attacco non andata a buon fine: Galipò estrae quindi il giallo per SPA (Stop promising attack).

53esimo - Contatto braccio-pallone di Vicari. I brianzoli reclamano un calcio di rigore per fallo di mano del capitano del Bari che si oppone a una conclusione di Mota in scivolata. Il pallone colpisce il braccio in appoggio mentre il difensore è in caduta. 

IL TESTO. "È un’infrazione (“fallo di mano”) se un calciatore: tocca il pallone con le proprie mani/braccia quando queste sono posizionate
in modo innaturale aumentando lo spazio occupato dal corpo. Si considera che un calciatore stia aumentando lo spazio
occupato dal proprio corpo in modo innaturale quando la posizione delle sue mani / braccia non è conseguenza del movimento del corpo per quella specifica situazione o non è giustificabile da tale movimento. Avendo le mani / braccia in una tale posizione, il calciatore si assume il rischio che vengano colpite dal pallone e di essere punito".

 

APPLICAZIONE. L'episodio si inquadra esattamente nella seguente frase del regolamento: "conseguenza del movimento del corpo per quella specifica situazione". Ovvero, secondo le linee guids di applicazione, un contatto braccio-pallone di un difendente in maniera accidentale con un braccio che "gli occorre" per sostenersi in una caduta, è da considerarsi non punibile in quanto appunto conseguenza del suo movimento per quella situazione.

82esimo - Ammonizione di Kassama. Il difensore del Bari trattiene in maniera prolungata Keita Balde che prova a incvolarsi verso la difesa avversaria e poi interviene sul pallone. L'ammonizione quindi non è dovuta all'intervento in tackle ma all'interruzione dell'azione offensiva per la trattenuta (SPA).

88esimo - Ammonizione di Delli Carri. Il calciatore del Monza ferma con una spinta Rao sull'esterno sinistro offensivo. Anche in questo caso, ammonizione per SPA (interruzione di azione offensiva). 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 01 settembre 2025 alle 22:01
Autore: Enrico Scoccimarro
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