L'attacco del Bari, profondamente rinnovato e ancora alla ricerca di automatismi definitivi, ha trovato in Gabriele Moncini un finalizzatore particolarmente efficace in una modalità: l'attacco sul primo palo. I gol messi a segno da questa posizione sono arrivati contro la Sampdoria e contro la Reggiana e non sono frutto del caso, ma dell'attenta applicazione di un movimento che la squadra deve imparare a sfruttare con maggiore continuità per rendere il reparto offensivo più letale.

Moncini si sta rivelando infatti un attaccante meno adatto a una manovra di sponda, soprattutto aerea, per via della sua struttura fisica, ma un autentico specialista dell'area di rigore. La sua forza risiede infatti nella spiccata capacità di leggere il cross in arrivo e di anticipare il difensore con un movimento fulmineo verso lo specchio della porta.

Questo "taglio assassino" al primo palo è letale perché permette a Moncini di prendere il tempo al marcatore, creando quel piccolo ma decisivo stacco che gli consente di intercettare il pallone prima che la linea difensiva riesca a chiudere lo spazio. Allo stesso tempo, la rapidità con cui si fionda verso la porta coglie spesso di sorpresa il portiere, costretto a una reazione in ritardo sulla sua zona di competenza più vicina.

È fondamentale, dunque, che il Bari comprenda che Moncini è un calciatore da servire dall'esterno con precisione, e non un pivot da lanciare in profondità o un generico punto d'appoggio. Per massimizzare il suo rendimento, il gioco offensivo deve essere orientato a fornirgli cross tesi e a mezza altezza, preferibilmente sul corridoio interno tra il difensore centrale e il terzino. Questo tipo di servizio è ideale per un'incornata potente o una deviazione di punta e impedisce alla difesa di intercettare facilmente.

Inoltre, l'attacco al primo palo è particolarmente efficace se scaturisce immediatamente da un'accelerazione sulla fascia, con il difensore centrale che non ha il tempo materiale di riposizionarsi per coprire l'inserimento. Le palle alte e lunghe, dove Moncini è meno efficace nel duello fisico rispetto ad altri centravanti, rischiano solo di alleggerire la pressione avversaria e non valorizzano la sua rapidità nel breve. Per continuare a capitalizzare i gol del suo centravanti, il Bari deve quindi trasformare l'attacco al primo palo da giocata occasionale a vera e propria arma tattica del proprio repertorio offensivo.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 23 ottobre 2025 alle 21:00
Autore: Enrico Scoccimarro
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