Quando domani sera alle 21 il Bari scenderà in campo al “Renzo Barbera”, per Nikolaou non sarà certo una partita qualsiasi. Il difensore greco ritroverà il Palermo, la squadra che solo un anno fa aveva deciso di investire forte su di lui, salvo poi salutarlo dopo appena una stagione non esaltante.

Il suo arrivo in rosanero, nell’estate 2024, era stato accompagnato da grande entusiasmo. Per strapparlo allo Spezia il club siciliano aveva messo sul piatto due pedine importanti come Soleri e Aurelio, convinto di aver portato a casa un rinforzo da categoria superiore. Del resto, parliamo di un centrale con un curriculum pesante: 78 presenze in Serie B, 76 in Serie A, tre apparizioni in Champions League a 19 anni con l’Olympiacos e perfino una presenza con la nazionale maggiore della Grecia. Non solo esperienza, ma anche il ricordo di un campionato vinto in B con Dionisi sulla panchina dell’Empoli, garanzia ulteriore per i tifosi del Barbera che sognavano un leader difensivo.

Le cose, però, non sono andate come previsto. In rosanero Nikolaou ha collezionato 29 presenze, la maggior parte da titolare, e ha trovato anche il suo primo gol: una rete al Catanzaro lo scorso dicembre. Ma più dei numeri a pesare è stato l’impatto non all’altezza delle aspettative. Emblematico l’episodio di La Spezia a febbraio, quando entrò dalla panchina per blindare un doppio vantaggio e si ritrovò coinvolto in un clamoroso 2-2 maturato in appena otto minuti. Da lì in avanti, la sensazione che il matrimonio con Palermo non fosse destinato a durare.

Con l’arrivo di Pippo Inzaghi sulla panchina, la società ha scelto di voltare pagina e Nikolaou è finito in prestito al Bari. Un’occasione di rilancio che il classe ’98 sta prendendo molto sul serio: tre partite su tre giocate da titolare e per intero, a testimonianza della fiducia di Fabio Caserta. Ma la difesa biancorossa, con sei gol incassati nelle prime tre giornate (tre solo nell’ultima contro il Modena), deve ancora trovare i giusti equilibri, e tocca proprio a Nikolaou diventare il faro della retroguardia.

Domani, al Barbera, ci sarà il pubblico delle grandi occasioni. Per il difensore greco l’occasione perfetta per dimostrare a chi lo ha lasciato andare troppo presto che forse un posto in rosanero lo meritava ancora. Una sorta di rivincita sportiva, utile anche al Bari per rialzarsi subito dopo il passo falso di Modena e confermare le proprie ambizioni di vertice. Per Nikolaou sarà la “partita del cuore”, certo, ma soprattutto un esame di maturità: trasformare le critiche del passato in benzina per guidare il Bari verso la risalita.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 18 settembre 2025 alle 20:00
Autore: Martina Michea
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