Storie biancorosse, l'ultimo blitz del Bari a Como: una vittoria illusoria

Una vittoria illusoria. Può essere definita certamente così l’ultima affermazione del Bari sul campo del Como, risalente al 15 maggio 2004, in B. I galletti, allora allenati da Pillon, si barcamenavano nei bassifondi della cadetteria, così come i padroni di casa, in quell’incredibile campionato a 24 squadre.

Per la quarantaduesima giornata di quell’annata, i biancorossi si recarono in Lombardia reduci da una bella iniezione di fiducia, dovuta al precedente 2-1 interno contro l’Atalanta. La situazione di classifica, tuttavia, non era delle più rosee, con i pugliesi quintultimi a 43 punti, ed i lariani addirittura penultimi a quota 33.

Allo stadio “Sinigaglia”, insomma, c’era un’atmosfera da scontro diretto per la sopravvivenza. Le speranze del Bari di portare a casa i tre punti, vitali per una graduatoria deficitaria, si materializzarono nel primo tempo, grazie alle reti di due difensori, De Rosa al 16’ e Brioschi al 36’. All’intervallo, gli ospiti giunsero in vantaggio 2-0.

La reazione dei biancazzurri, allenati da Galia, si materializzò ad inizio ripresa, con la rete siglata da Carparelli al 51’, ma a chiudere i giochi ci pensò, per i baresi, il cileno Valdes, autore del definitivo 1-3 a cinque minuti dal termine delle ostilità.

Con quella vittoria, la truppa di Pillon si issò a quota 46 punti in graduatoria, ad una sola lunghezza dalla salvezza diretta. Purtroppo, però, l’allora club dei Matarrese nelle successive 4 giornate mise insieme altrettanti punti (perdendo con Catania e Palermo, pareggiando a Napoli e battendo solo il Piacenza) e questo rendimento non certo esaltante lo condannò allo spareggio per non retrocedere contro il Venezia, perso infine a causa del 2-0 patito in Laguna, dopo un’affermazione per 1-0 dei baresi nell’andata al S.Nicola.

Fu retrocessione in C sul campo, per i galletti, infine evitata grazie al ripescaggio, dovuto al fallimento di Napoli ed Ancona nell’estate successiva. Nulla, invece, poté, salvare dalla terza serie i comaschi, che dalla batosta interna contro i pugliesi non si ripresero più, perdendole tutte fino al termine del campionato, concluso da ultimi della classe.