Bellomo è infinito: la prossima sarà l’ottava stagione in biancorosso. Perché è giusto che sia ancora nel gruppo

L’anagrafe può dire quello che vuole. I minuti in campo, pure. Ma ci sono storie che non si raccontano con le statistiche o con le presenze segnate sul tabellino. Nicola Bellomo, per il Bari, è molto più di un giocatore. È la sua voce più autentica, il cuore pulsante di una città che vive di calcio e che, in lui, rivede se stessa. Ecco perché sarà ancora lì, con la maglia biancorossa addosso, anche nella stagione 2025-26. Sarà l’ottava complessiva, distribuita tra due epoche calcistiche diverse e legata da un unico filo: l’amore incondizionato per questi colori.

Bellomo è l’unico, oggi, in organico, che può davvero incarnare la "baresità". È l’unico di Bari. Non per modo di dire, ma per radici, quartiere, sangue e pelle. È l’idolo di Bari vecchia, uno di quelli che il manto del San Nicola lo sente come casa e che sa meglio di chiunque altro cosa voglia dire indossare quella maglia. Sa cosa rappresenta il Bari per chi lo segue in ogni campo d’Italia, per chi si ferma sotto al sole alle cancellate del San Nicola, per chi ogni estate spera e poi ricomincia. È l’unico che può spiegare ai nuovi arrivati che quella del Bari non è una squadra qualsiasi. È un’identità.

Ecco perché la sua presenza nello spogliatoio sarà ancora più importante della sua posizione in campo. Un uomo guida, pronto a compattare il gruppo, a fare da collante, a trasmettere valori che vanno oltre la tattica. Non è un caso che la società abbia scelto di fargli un nuovo contratto: non tanto per quanto potrà dare con le gambe, ma per quello che può regalare con la testa e con il cuore.

Bellomo sarà il ponte tra passato e futuro. Tra chi arriva e chi sogna di restare. Tra chi non sa ancora cosa voglia dire giocare a Bari e chi lo ha nel cuore da sempre. Un fratello maggiore nello spogliatoio, un punto fermo nel percorso di crescita del gruppo. E dentro di sé ha ancora una missione: portare alla sua gente ciò che merita, quella Serie A soltanto accarezzata, e che sarebbe il coronamento perfetto per una carriera costruita sulle orme dei vicoli e dei sogni.

Il campo, forse, lo vedrà meno spesso. Ma il Bari, oggi più che mai, ha bisogno di uomini come Bellomo. Infinito, perché certi legami non finiscono mai.

Sezione: News / Data: Gio 10 luglio 2025 alle 15:00
Autore: Enrico Scoccimarro
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