Torna il corazziere del Bari. Riecco Martino Borghese, 190 cm al centro della retroguardia, dopo aver scontato un turno di squalifica. Ha lo sguardo dei duri, come se fosse già in partita. «Dobbiamo andare in campo con cattiveria e tanta voglia di far bene — dice il 24enne difensore nato in Svizzera, a Basilea —. Restare stretti e correre. Quel che conta, non dobbiamo farci
intimorire dal Verona, ma aggredirlo». Da fedele scudiero di Torrente, recita a memoria il verbo del tecnico. «Tutti gli uomini allenati dal tecnico, finiscono per assimilare la sua mentalità, la voglia di vincere. Dobbiamo  ancora lavorare molto, piuttosto, per arrivare anche al gioco di Torrente. Nel frattempo stiamo conquistando punti preziosi. Ma occorre mettere altro fieno in cascina».

Non solo Gomez - Amici contro. Stasera si ritroverà con il vecchio compagno (nel Gubbio) Ignacio Gomez, il pericolo numero uno secondo Torrente. «Come si ferma l’argentino? Non dandogli spazio, impedendogli di girarsi. E senza paura, come al solito.
In ogni caso il Verona è attrezzato in ogni reparto, non ha solo Gomez. Ci attende una sfida non facile, ma giochiamo
in casa. E i nostri tifosi possono fare la differenza. Il San Nicola deve far tremare gli avversari». A un Bari che fatica a trovare la via del gol, servirebbe un altro acuto di Borghese. «Sui calci piazzati provo sempre a sfruttare la mia capacità nel gioco aereo.
Mi piacerebbe concedere il bis del gol segnato al Livorno. Ma io devo innanzitutto pensare a proteggere la porta di Lamanna».

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Lun 07 novembre 2011 alle 10:30 / Fonte: La Gazzetta dello Sport Edizione Puglia
Autore: Redazione TuttoBari
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