Oggi l'esordio del Bari in Coppa Italia. Nel 1973 un’altra tragica epidemia mise in subbuglio l’Italia. Si trattò del colera. Il Mezzogiorno della Penisola, con Napoli e Bari in prima fila, venne colpito dal vibrione, mettendo in fibrillazione anche i palazzi del pallone nostrano.

Il bilancio del funesto contagio, iniziato nell’agosto di quell’anno, fu molto inferiore a quello dell’attuale pandemia legata al Covid-19. Si ebbero, infatti, 227 persone infettate in tutto il Sud, con 24 decessi.

Tuttavia, infinite discussioni scoppiarono anche allora, relativamente all’opportunità di giocare o meno al calcio, quantomeno nelle località colpite dal virus. Tutto ciò causò il rinvio di alcune gare di Coppa Italia, in programma quell’estate.

Il Bari, allora allenato da Carlo Regalia, venne inserito in un girone da 5 squadre, con Perugia, Fiorentina, Palermo e Verona.

I galletti iniziarono la competizione, che prevedeva si disputassero solo partite secche (due in casa e due in trasferta per ciascuna compagine), con un buon pareggio in rimonta sul campo del Perugia. L’incontro terminò 1-1. A segnare, per il club del Presidente De Palo, fu Arduino Sigarini, a due minuti dal termine.

Il calendario della Coppa nazionale venne una prima volta stravolto dalla decisione di posporre, a causa della malattia in espansione sul territorio, la gara in programma al “Della Vittoria” il 2 settembre, contro i rosanero.

I biancorossi, dunque, si trovarono costretti a dover affrontare la seconda partita consecutiva fuori casa, contro la Fiorentina di Antognoni. I baresi, militanti in serie B, si fecero onore, strappando un altro punto, grazie ad una doppietta di Scarrone.

Il fatto più eclatante, legato a quel torneo, si verificò, però il 16 settembre, quando l’Hellas non si presentò in Puglia per disputare il match. Il comportamento dei veneti venne punito, con la penalizzazione di un punto in classifica e la vittoria per 2-0 a tavolino per Italo Florio e compagni.

Tre giorni dopo, ebbe luogo l’ultima sfida del raggruppamento, il recupero contro i siciliani, che, a differenza dei loro colleghi, disputarono regolarmente l’incontro in terra barese. I due club si presentarono alla sfida appaiati in graduatoria. 

Il gol al 63’ di Scarrone fece cullare ai ragazzi di Regalia sogni di qualificazione, spenti sette minuti più tardi dall’autorete di Cazzola.

I siculi, anche loro nel campionato cadetto, guadagnarono poi il primo posto nel girone, ed il passaggio del turno, grazie al successivo pari, proprio con il Verona. La loro avventura si fermò solo in finale, persa ai rigori contro il Bologna.

Sezione: Amarcord / Data: Dom 31 luglio 2022 alle 11:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
vedi letture
Print