"Potrebbe essere l'anno del Bari?", "Tanto non possiamo andare in serie A per via della multiproprietà...", "Cheddira e Caprile devono restare a Bari se vogliamo sognare". Sono queste alcune delle domande più frequenti da parte della tifoseria biancorossa che vive giorni felici dopo aver strapazzato 4-0 il Parma. Quasi non ci si crede che la squadra di Mignani se la stia giocando senza nessun timore reverenziale, oltre qualunque perfida immaginazione. Nemmeno il più ottimista degli ottimisti avrebbe pensato ad inizio stagione ad un cammino del genere.

Dati alla mano, i biancorossi, alla 20esima giornata sono al quarto posto, ad appena tre punti dalla coppia di seconde: GenoaReggina. A sorprendere però positivamente sono i numeri: primo migliore attacco con 34 reti all'attivo e terza miglior difesa, con appena 19 reti subite.

Frutto di un percorso ben definito che vede i biancorossi in alta classifica non casualmente. Le gare in trasferta sono state redditizie per i galletti che, con il Genoa e la Reggina, occupano la prima posizione nella speciale classifica del rendimento esterno.

Da migliorare nel girone di ritorno il fortino San Nicola, espugnato in due occasioni con Ascoli e Genoa, a scapito di cinque pareggi ed appena tre vittorie, seppur roboanti. Non resta che aspettare gli eventi con il mercato invernale entrato nel vivo. A preoccupare i biancorossi più che i mancati arrivi sono le possibili cessioni dei gioielli Cheddira e Caprile, nonostante i diretti interessati abbiano giurato sulla loro permanenza, almeno a campionato in corso.

Le prossime quattro sfide potrebbero davvero segnare positivamente il cammino del Bari in ottica promozione diretta. Si parte venerdì sera con il derby del Sud a Palermo. Otto giorni dopo, i biancorossi saranno impegnati al San Nicola contro il Perugia, per poi giocarsela a Ferrara contro la Spal. Chiude il quartetto il 12 febbraio la sfida al fanalino di coda Cosenza. Provaci Bari, perché non farlo sarebbe un delitto.
 

Sezione: Copertina / Data: Mer 18 gennaio 2023 alle 12:30
Autore: Giosè Monno
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