Bari, esperienza da vendere. Di Cesare, Ante e... non solo: ai playoff guideranno i veterani

Di stagioni, in Serie B, Valerio Di Cesare ne ha fatte tante: la prima risale addirittura al lontano 2004, quando il centrale aveva appena 21 anni e vestiva la maglia dell'Avellino. E che dire di Mirco Antenucci che, forse, rispetto al compagno di reparto la cadetteria l'ha calcata leggermente di meno soltanto perché ha la fortuna di aver disputato qualche campionato in più in Serie A. Quest'ossatura, che dalla difesa si collega all'attacco e che vede nei due amici dei veri e propri punti fermi di questo Bari, è solo la colonna portante di una rosa dove l'esperienza abbonda, fattore che può essere decisivo verso dei playoff in cui ogni dettaglio farà la differenza.

Già, perché quella biancorossa è senza dubbio una squadra che riesce a muoversi correndo sull'entusiasmo della gioventù, visto il gran numero di ragazzi (da Benedetti a Morachioli, passando per Esposito e per lo stesso Cheddira) che compongono la formazione a disposizione di Michele Mignani. Eppure, se questa esuberanza è sempre stata un valore aggiunto ed è stata accompagnata dal duro lavoro che ha permesso di garantire una stagione più che importante, molto è dovuto alla presenza di senatori pieni di esperienza, pronti a garantire esempio e professionalità.

Su Di Cesare e Antenucci si è già scritto: il loro impegno quotidiano e la loro attitudine maniacale in allenamento è indubbiamente uno dei punti di forza di questo Bari, oltre che un esempio per i compagni. Ma in rosa figurano anche elementi di grande esperienza come i terzini Raffaele Pucino e Antonio Mazzotta, nel corso della stagione sempre affidabili quando chiamati in causa, oltre a quel Raffaele Maiello il cui recupero a pieno regime sarà fondamentale per le ambizioni biancorosse. 

Senza dimenticare Pierluigi Frattali e quel Nicola Bellomo che negli ultimi mesi ha avuto sempre di più atteggiamenti da leader nello spogliatoio. Insomma, senza dubbio nel prossimo mese il Bari andrà incontro a momenti di difficoltà, ma in rosa c'è sia l'esuberanza dei giovani che l'esperienza dei veterani, pronti a guidare il gruppo attraverso le acque agitate dei playoff.