Primo, imbattuto, appena due reti subite in sei gare e ben quattordici realizzate. E tutto questo dopo un'estate travagliata in cui non ci si è fatti mancare niente. Un fallimento (in ritardo), una ripartenza (altrettanto in ritardo) in una categoria in cui mancava da più di sessant'anni e una squadra fortissima (sulla carta) ma che, per le difficoltà appena citate, non ha ancora raggiunto il top della condizione, sia a livello fisico che a livello di organizzazione. Ce ne sarebbero di giustificazioni per comprendere una partenza a ritmo ridotto da parte del Bari. E invece i pugliesi ce l'hanno messa tutta nei primi match per portare a casa i tre punti. E i risultati gli hanno dato ragione con quattro vittorie consecutive e una sensazione di assoluta superiorità, a livello tecnico, rispetto agli avversari. Anche il pareggio con la Turris, al di là della delusione per la traversa di Brienza nel recupero, ha comunque trasmesso l'immagine di una squadra che le aveva provate tutte (non sempre con la necessaria lucidità e precisione) per regalare un'altra gioia ai supporter biancorossi.

Lo stesso non si può dire della gara di oggi pomeriggio a Marsala. Nella terza trasferta di fila in terra siciliana i galletti si sono resi protagonisti di una prestazione ben al di sotto delle aspettative. Dopo un avvio propositivo la squadra di mister Cornacchini, pur senza rischiare granché, ha dovuto fare i conti con Marsala agguerrito. I padroni di casa, anziché scomporsi dopo l'autorete con cui hanno regalato il vantaggio alla capolista, hanno accelerato il passo alla ricerca del gol del pari. Un lavoro che ha dato i suoi frutti con il pareggio su calcio piazzato di Prezzabile, favorito anche dall'atteggiamento compassato con cui il Bari è sceso in campo nella seconda frazione di gioco. I biancorossi sembravano convinti di portare il risultato a casa limitandosi ad amministrare il match. Nemmeno la rete dell'1-1 è servita a dare una scossa. Male soprattutto la fase offensiva con Simeri, Neglia e il rientrante Floriano mai in grado di rendersi pericolosi. Colpa anche di un centrocampo che ha sofferto in fase d'impostazione, e questo a prescindere dall'assenza (per i primi cinquantacinque minuti) di Bolzoni. E anche i cambi operati non hanno cambiato l'inerzia della partita con il Marsala sospinto dall'entusiasmo e dalla convinzione, sempre più forte col passare dei minuti, di poter fare l'impresa e il Bari che provava a far girare palla ma senza mai dare l'impressione di poter far male. 

Non c'è da far drammi perché, come detto in precedenza, classifica e risultati continuano ad essere dalla parte dei galletti. Ma domenica prossima al San Nicola arriverà la vicecapolista Locri che col successo di oggi è a un solo punto di distacco. Servirà un altro spirito per portare a casa i tre punti. E dimostrare a tutti che al di là di qualche fisiologico (mezzo) passo falso è il Bari la squadra pi​​​​​​ù forte del campionato

Sezione: Copertina / Data: Dom 21 ottobre 2018 alle 17:35
Autore: Francesco Serrone
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