Nato il 10 ottobre 1968 a Matera, Francesco Mancini muove i primi passi calcistici nel Matera per poi spostarsi in Puglia, terra che diverrà la sua 2^ casa. Inizia nel Bisceglie per poi trasferirsi al Foggia, squadra che lo consacrerà ai più; poi a Bari, dove trascorre 3 stagioni importanti, sotto la guida di “Genio” Fascetti, e che culminano in 3 salvezze importanti; infine Martina in C1 e la Forti sTrani in Promozione sino a dicembre 2008, data in cui ha chiuso la carriera. A Bari, comunque, il numero 1 lucano ha lasciato un bellissimo ricordo, le 95 presenze ed il nomignolo “The Wall” datogli dalla tifoseria, fanno capire il bellissimo rapporto (reciproco) instauratosi fra il giocatore e la città.
Tuttobari.com ha raggiunto telefonicamente il portierone, ora vice-allenatore a Manfredonia, in 2^ Divisione, per parlare un po’ dei suoi trascorsi nel capoluogo pugliese e per avere un suo giudizio su una delle società più reclamizzate nell’ultimo biennio.
Che ricordo hai del Bari, della città e dei tifosi? Un ricordo molto bello, 3 anni bellissimi, ricchi di bei risultati. Il mio rapporto con Don Vincenzo, poi, è sempre stato ottimo ed è ancora tale. Coi tifosi non ne parliamo, ancora adesso quando torno in città la gente mi ferma e mi saluta, addirittura mi ricordano aneddoti simpatici che gli tornano in mente.
A 32 anni, poi, nel pieno della tua maturità il divorzio dal Bari, perché? Alla base molti fraintendimenti all’epoca, poi la verità la sappiamo solo io ed il ds Regalia. Ci fu anche un po’ di gelo con Fascetti, ma poi tutto ritornò alla normalità in poco tempo. Però l’interesse del Napoli non era da sottovalutare: infine, posso comunque dire che la cessione non fu una questione economica per la società che in quegli anni aveva incassato molto da cessioni ben più importanti.
Cosa ne pensi di un’eventuale ritorno a Bari in un’altra veste? Quando arrivai a Bari fu per migliorarmi e, quindi, vista l’importanza della piazza non vedo perché non dovrei accettare, visto che anche nella carriera che ho da poco intrapreso è sempre importante puntare in alto e migliorarsi.
Cosa ne pensi del Bari in questi ultime 2 stagioni e come lo vedi in prospettiva 2010-11? Il gioco espresso dalla squadra, prima con Conte e poi con Ventura, è stato un piacere per gli occhi; soprattutto quest’anno in serie A sono venuto spesso a vedere il Bari al San Nicola ed il gioco mostrato è stato uno dei migliori per la categoria. Adesso è presto per giudicare, visto il cantiere ancora in essere, ma, se manterrà l’intelaiatura della scorsa stagione, non dovrebbero esserci troppi problemi a confermarsi a quei livelli.
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