Il vero tormentone dell’estate 2024 per il Bari è stato quello relativo ad Anthony Partipilo, il figliol prodigo che ha fatto di tutto per tornare nella sua città e vestire finalmente la maglia della squadra della sua città da protagonista. Ci hanno provato in tutti i modi i dirigenti Giuseppe Magalini e Valerio Di Cesare, senza però riuscire a chiudere l’affare. Abbiamo parlato della trattativa con il procuratore del ragazzo, Giovanni Tateo. Di seguito le sue parole in esclusiva per TuttoBari.

Il Bari sin dall’inizio del mercato ha sempre fatto dei sondaggi sul giocatore, ma un affondo vero e proprio non è mai stato fatto. Gli unici che hanno mostrato interesse verso il giocatore sono stati Di Cesare e il direttore Magalini. Loro però si devono confrontare con i vertici che non hanno mai dato l’ok per fare l’affondo finale”.

Alcuni retroscena sulla trattativa: “Con il giocatore non c’era nessun problema. Magalini ci ha chiamato per conoscere le nostre condizioni e le condizioni erano le stesse che avevamo a Parma. La volontà del ragazzo era quella di venire a Bari. Da parte nostra non c’era nessuna dinamica particolare. Per quanto riguarda l’affare tra Bari e Parma, sono condizioni loro e le conoscono loro. Un’offerta al Parma non è stata fatta, questo lo posso assicurare. Il Parma a me ha detto di far fare l’offerta al Bari e loro sarebbero stati disposti anche a dare una mano. Inoltre, se il giocatore è stato dato in prestito gratuito al Frosinone, non si può certo pensare che il Bari abbia fatto questa famosa offerta da un milione. C’è qualcosa che non mi quadra, ma io vado per intuizione perché le cose precise le sanno loro”.

Il Bari poi ha ripiegato su Falletti: “Per Falletti non hanno pagato il cartellino e buona parte dello stipendio è a carico della Cremonese, questo lo posso garantire. Invece, il Parma ha richiesto che lo stipendio se lo accollasse il Bari. Comunque, con tutto il rispetto per Falletti, parliamo di giocatori diversi”.

Sulla volontà del ragazzo: “Il ragazzo a un certo punto mi ha detto di ascoltare tutte le offerte, perché non abbiamo mai avuto la sensazione che il Bari ci tenesse veramente a prenderlo. Con questo non vogliamo togliere nulla al Frosinone, perché siamo contentissimi di essere andati lì, ma è normale che qualsiasi giocatore voglia giocare nella città in cui è nato e cresciuto. Mi dispiace che si sia creata questa situazione, anche perché Di Cesare e Magalini mi hanno chiamato per tantissimo tempo. Di Cesare si è sentito anche con il ragazzo tantissime volte”.

Ancora sulle dinamiche della trattativa: “Devo essere sincero, di solito il dirigente cerca di prendere per la società e per sé stesso il meglio che può prendere. Anche perché posso assicurare che Longo volesse il calciatore. Loro avranno fatto delle riunioni tra di loro, riferendo poi al presidente. Poi è normale che l’ultima parola spetta al presidente”.

Sezione: Esclusive / Data: Mar 03 settembre 2024 alle 12:40
Autore: Antonio Testini
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