Ricomincio da Trapani. Potrebbe essere il titolo di un film, in realtà è la curiosa storia di Claudio Cellamare, vecchia conoscenza biancorossa. Il classe 2004, barese doc, nonostante la sua giovanissima età, negli ultimi cinque anni ha bruciato tutte le tappe possibili ed immaginabili.
Ma andiamo per ordine. Il terzino destro fa parte di quel patrimonio disperso nel 2018 a causa del fallimento dei galletti. Muove i primi passi a 6 anni nella scuola calcio "Di Cagno Abbrescia" , passando poi dopo due anni nel settore giovanile del Bari, proprio come suo padre Michele, dove resta per sei stagioni, dai Pulcini all'Under 15. Nel 2018 a causa del fallimento del Bari, il Milan riesce a strapparlo ad una folta concorrenza di club di A portandolo quindi in Lombardia. Anche in rossonero disputa il campionato under 15 (stagione 2018/2019). Proprio nell'anno rossonero, Cellammare si mette in luce conquistando il premio di "miglior calciatore" nella finale playoff scudetto perso con la Roma.
Ai nostri microfoni dice: "Ricordo con grande nostalgia gli anni di Bari, squadra della mia città a cui sono molto legato, ho sempre seguito il Bari perché sono tifoso da sempre. Il ricordo più bello con i biancorossi? La vittoria con la Roma a Trigoria. Il Bari non vinceva nella capitale dal 2001. Ero nei giovanissimi nazionali e l'allenatore era mister Andrisani, a cui devo davvero tanto. Proprio grazie al mister conquistai la convocazione in Nazionale da mister Piscedda. Che orgoglio rappresentare Bari in Italia!".
Non è sicuramente facile vivere lontano da casa da giovanissimo. Cellamare racconta: "Vivere lontano dagli affetti non è mai facile. Devi contare solo su di te. Dopo un inizio emotivamente difficile, mi sono ambientato davvero bene a Milano grazie anche ai compagni di squadra, ai dirigenti che mi hanno fatto sempre sentire a casa. Il ricordo più bello al Milan è stata la finale scudetto persa con la Roma. Nonostante la sconfitta resta l'esperienza molto formativa di essere arrivati fin li".
Poi è arrivato l'esordio in serie C, appena sedicenne, con la maglia della Lucchese e l'approdo al Genoa: "Non è stato facile ma il lavoro paga sempre. Come in ogni esperienza per un giovane è importante avere in squadra gente esperta pronta ad aiutarti. Al Genoa è stata un’esperienza positiva. Ho un buon ricordo. Gruppo fantastico e genuino, oltre che uno staff di primo livello. Quando vengo a Bari mi vedo con Stragapede, Agostinelli, Altamura e Seneghe ora alla Fiorentina. Tanti di noi siamo andati via dopo quella stagione fallimentare. Ebbi tante richieste: Roma, Juventus e Fiorentina, scelsi però il Milan che mi ha portato a vivere un'esperienza magnifica. La maggior parte dei bambini ha come sogno quello di vestire la maglia rossonera"
Da quest'anno l'approdo in serie D, a Trapani: "Qui a Trapani ho trovato davvero un gruppo fantastico. A fare la differenza, come dicevo prima, è il mix giovani/esperti. Quando ad esempio commetti degli errori è fondamentale avere compagni di squadra pronti a darti consigli e migliorarti. In squadra ho il piacere di giocare con una vecchia conoscenza barese, Marco Romizi, con cui ho un legame molto molto bello. Per me è un calciatore molto forte che non ha nulla a che vedere con questa categoria, come lo stesso Trapani. Una città del genere, con uno stadio del genere, merita altre categorie".
Cellamare segue comunque il Bari dalla Sicilia: "Anche se a distanza da barese tengo tantissimo al Bari. Sta disputando un campionato davvero al di sopra delle aspettative. Frosinone a parte, sono tutte lì e il Bari ha tutte le carte in regola per ambire a quel sogno che, per scaramanzia, preferisco non nominare (sorride n.r.d.). Polito è stato capace di creare un grande gruppo e questa può essere l'arma vincente. Da quello che noto, tutti i componenti della squadra si aiutano e tutti (anche chi sta in panchina) esultano come se stessero in campo. Sono segnali positivi e dimostrano che la squadra è unita per un obiettivo importante. Non deve diventare un'ossessione. Da tifoso sono nato con il Bari in serie A. Poi ho vissuto la B, la C e la serie D, momenti davvero molto tristi. Incrociamo le dita e speriamo davvero che il vento sia cambiato...".
Dove vuole arrivare Claudio Cellamare... "Non posso dire dove arriverò, ma cerco di pormi un obiettivo lavorando giorno dopo giorno per raggiungerlo. Sogno come tutti i ragazzi di vincere il Mondiale e di giocare in Champions, ma bisogna confrontarsi con la realtà. Ora come ora ce la sto mettendo tutta per aiutare il Trapani a raggiungere gli obiettivi e, magari, cercare di vincere qualcosa di importante. La società e la splendida tifoseria lo meritano".
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