Potrebbe essere il fine settimana tanto atteso per la citta di Bari, pronta a festeggiare il ritorno in Serie B in caso di incastri positivi nel prossimo turno di campionato. A riguardo abbiamo sentito Giuseppe Ingrosso, ex terzino sinistro biancorosso e con 87 presenze tra il 2001 e il 2008: "Campionato meritato. Il Bari ha detto la sua da inizio alla fine. Poi qualche calo c'è stato ma è normale. A gennaio sono stati bravi a prendere pedine importanti. Matematica? Se non è questa, sarà la prossima. Poi ovviamente prima la si porta, meglio è. Ora devono solo pensare alla propria partita e vincere, senza sperare nelle altre". 

La sfida con la Fidelis Andria di domenica: "Il precedente in Coppa Italia C è calcio d'agosto, tutta un'altra storia. Anche ai miei tempi c'erano giocatori che in queste partite sembravano fenomeni e poi in campionato nemmeno si vedevano. L'Andria vorrà portare punti a casa per salvarsi. Non sarà tanto facile per il Bari, si tratta di un derby anche se tra due tifoserie vicine ed amiche".

Il punto di forza della stagione e l'uomo più importante: "Hanno finalmente inquadrato lo spogliatoio, vedo felicità, poi i risultati hanno aiutato. Bravi anche a vincere parecchie partite nel finale, questo fa capire la loro voglia, hanno dato la luce per il campionato. Chi ha fatto meglio? Antenucci è la forza del Bari. Ha dimostrato la sua esperienza, lotta per la maglia ed è sempre presente".

L'operato di Polito e le prospettive per il futuro della squadra: "Mi ricordo la sua prima intervista dove si è definito come uno che parla in faccia e che fa i fatti, lo ha dimostrato. Ha saputo lavorare e prendere le decisioni giuste, rimanendo vicino alla squadra nei momenti difficili e prendendosi la responsabilità. Darei un 9 al suo operato. Il futuro? Ora i ragazzi devono solo godersi la promozione, poi chi di dovere come il direttore valuteranno cosa fare. La qualità della squadra è indiscutibile, potrebbe già fare bene in B con piccoli ritocchi. La cadetteria è però un campionato particolare. Se distruggi tutto, ripartire da zero non è facile. Per me è meglio avere l'ossatura della squadra sia in campo che nello spogliatoio, partendo così dal 40-50% per poi aggiustare il resto".

Un aneddoto relativo a questa stagione: "Mio nipote Gabriele (Ingrosso) gioca nella Virtus Francavilla e dopo la sfida di ritorno al 'San Nicola' mi ha detto che lo stadio era impressionante. Io però già lo sapevo (scherza). Questo fa capire come chi gioca contro venga portato a dare il 1000% e a fare la partita della vita, vista la caratura e la storia della squadra. Ho visto dal vivo invece la gara d'andata ed il tifoso barese ha sempre il suo fascino, dà sempre qualcosa in più. Per me chi ha giocato a Bari ha assaporato il calcio serio".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 24 marzo 2022 alle 23:00
Autore: Gianmaria De Candia
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