Ha legato gran parte della sua carriera al Catania, ma anche nella parentesi barese, durata soli sei mesi - con 19 presenze ed un gol contro l’Avellino - Giovanni Marchese ha saputo guadagnarsi l’affetto e la stima dei tifosi. Arrivato al Bari nel gennaio 2008 in prestito, ha poi proseguito la sua carriera indossando le maglie di Salernitana, Genoa e tornando ancora una volta al Catania. Ai nostri microfoni, l’ex difensore siciliano, ha rilasciato alcune dichiarazioni.

Sul nuovo Bari: “La squadra sta lavorando, sta costruendo una buona squadra. Ovviamente ancora ci saranno dei colpi di mercato importanti, sono quasi sicuro. Penso questo nuovo Bari in costruzione possa fare un’ottima stagione.”

Sull’addio delle colonne Dorval, Maita e Benali: “Erano sicuramente dei giocatori importanti, di qualità e quantità. Io penso che quando una società fa andare via dei giocatori così importanti, è perché ha in testa obiettivi altrettanto importanti per far sì che la squadra possa fare una stagione bella e positiva, ma soprattutto per poter competere il più in alto possibile. Vediamo l’esempio di Mbappè, che è andato via dal PSG e dopo la squadra ha vinto tutto. Quando una società pensa che possa bastare, è perché ha dietro già qualche altro colpo.”

Sui giovani inseriti in squadra: “Portano talento, vivacità e velocità. Ovviamente per far si che portino tutto ciò è necessario che siano giovani forti, ma una società come il Bari quando punta su un giovane è perché sa che quel ragazzo ha tutto per far si che possa disputare un ottimo campionato.”

E ancora… “Questa situazione ricorda un po’ me, quando sono arrivato al Bari. Io ero giovane, avevo fatto appena forse due o tre campionati, e a Bari ho fatto un bel campionato, quando c’era Conte. Quando una società punta su un giovane e perché ci crede veramente, perché lo vuole crescere e quindi prova a puntare sul migliore giovane possibile in circolazione.”

Sezione: Esclusive / Data: Mar 05 agosto 2025 alle 20:00
Autore: Martina Michea
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