Il problema della multiproprietà resta al centro dei pensieri della tifoseria barese anche in questi scampoli d’estate, con il Bari impegnato nel ritiro di Roccaraso agli ordini di mister Mignani. L’approdo dei pugliesi in B rinfocola infatti l’interesse della piazza circa l’avvenire dei galletti, al momento impegnati sulla questione in una lunga battaglia legale.

Sul tema, ha parlato in esclusiva alla nostra redazione il noto giornalista napoletano Umberto Chiariello, decano dell’emittente televisiva campana Canale 21.

Queste le sue parole: “Nessuno sa nulla di come finirà, forse nemmeno Aurelio De Laurentiis al momento ha un progetto chiaro sulla questione. Mi pare di capire che a Bari facciate il tifo perché la famiglia ceda il Napoli e si tenga i galletti. E sarebbe anche giusto, perché la Filmauro per i biancorossi può fare molto, portandoli in A e tenendoceli, pur senza vincere scudetti o titoli importanti, per arrivare ai quali bisogna spendere tanto. Esborsi e traguardi che i De Laurentiis non possono permettersi, ora. Da un punto di vista economico, il capoluogo pugliese può essere la dimensione ottimale per loro."

Buona parte della tifoseria partenopea, intanto, è tutt’altro che favorevole alla proprietà: “A Napoli non lo vogliono più, è molto inviso. C’è anche molta irriconoscenza verso questo presidente, che complessivamente ha fatto molto bene, ma realisticamente non ha mai provato a vincere, perché ritiene a ragione che sia troppo dispendioso. Lui pensa a guadagnarci ed avere i bilanci in ordine. I napoletani hanno attivato anche un movimento, che si chiama “A16”, volto a spingere De Laurentiis verso Bari. C’è chi pensa che le cessioni attuali di Insigne, Mertens e Koulibaly siano l’inizio di una smobilitazione, volta ad abbassare il monte ingaggi per poi procedere alla vendita del club. C’è anche chi sostiene che, con l’ingresso delle proprietà straniere milionarie nel calcio italiano, De Laurentiis non abbia più la capacità competitiva necessaria e quindi pensi alla cessione della società. In effetti, lui prese il Napoli mettendoci 50 milioni nei primi anni, soldi che ha in parte recuperato successivamente, con i suoi emolumenti, senza distribuire mai dividendi. Ora, se volesse realizzare un guadagno, dovrebbe cedere. Tutti ragionamenti logici.”

Ma l’opinione di Chiariello è diversa: “Io non sono così sicuro che voglia mollare i partenopei. Ritengo, invece, che abbia mandato suo figlio Luigi a Bari proprio a studiare da presidente, in vista di una successione alla presidenza dei campani nei prossimi anni. Conoscendo di persona Aurelio, so che ha rapporti con l’alta finanza, specie negli Stati Uniti, così importanti che non mi meraviglierei se un giorno si presentasse con un’offerta proveniente da un fondo americano. Ma, allo stato, non me la sento proprio di dire che progetti di vendere il Napoli. Quello che fa, di fatto, lo può sapere solo lui, ma io penso che non lasci.”

Sezione: Esclusive / Data: Gio 14 luglio 2022 alle 15:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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