Le difficoltà mostrate dal Bari contro la Reggina, soprattutto nella prima frazione, hanno creato numerosi malumori nella piazza, con una parte di pubblico che continua a chiedere un cambio in panchina. Intervistato da TuttoBari.com l'ex allenatore biancorosso Bortolo Mutti ha detto la sua sul tema.

Sconfitte con Viterbese ed Avellino, pareggio con la Reggina, nel mezzo tante vittorie sofferte: l'avvio di stagione non è stato semplicissimo. Se l'aspettava?

"Devo dire che un po' mi ha sorpreso, perché l'organico dei biancorossi è stato costruito per raggiungere ben altri obiettivi. Tuttavia siamo ancora ad inizio campionato, ora bisogna solo continuare a lavorare, i risultati arriveranno".

Lei parla di tempo, ma la tifoseria appare impaziente...

"Bari è una città in fermento dal punto di vista calcistico, quando ci sono queste attese si può generare entusiasmo in grado di dare sprint. Le sconfitte hanno un pochino creato dei malumori, ma è comunque presto per turbare l'ambiente. Bisogna dare allo staff tutto il tempo per lavorare con la massima tranquillità".

Nelle prime giornate sono stati diversi i moduli provati: quanto è importante trovare presto una stabilità da questo punto di vista?

"Chiaro che per una squadra di C come il Bari che punta ad una certa leadership, avere un'identità ben precisa è importante, ma trovare alternative di modulo è una cosa ricorrente. Lo fa il Napoli e con lei tante altre squadre; questo ti permette di diversificare in virtù dell'avversario che c'è di fronte. Ma prima ti aiuto bisogna avere una propria stabilità, che ti permette di affrontare le gare con coerenza".

Nelle ultime ore sono circolati diversi nomi come alternativa a Cornacchini: giusto cambiare ora?

"Non penso che la società abbia deciso di confermare il tecnico semplicemente per riconoscenza dopo la vittoria del campionato di D. Sarà stata una decisione ponderata, he prevede comunanza di intenti e fiducia nelle capacità dell'allenatore. Ora è il momento di lasciarlo lavorare con serenità, non delle scelte avventate, dato che siamo solo ad inizio stagione".

Quanto è difficile per un tecnico reggere le pressioni di una piazza come Bari?

"Bari vuole tornare ad essere protagonista, c'è impazienza e voglia di tornare nel calcio che conta. In certi momenti è una città brontolona, ma la tifoseria è sempre vicina alla squadra, quindi qualche polemica si può accettare, proprio perché l'affetto non viene mai fatto mancare".

Se potesse dare un consiglio a Cornacchini, cosa gli direbbe?

"Non so se lo vorrà (ride, ndr), ma gli dico di credere nel suo lavoro ed in ciò che fa. Non bisogna avere paura di difendere le proprie idee o di indietreggiare per le critiche".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 18 settembre 2019 alle 22:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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