Penna storica del giornalismo italiano, tra i massimi esperti di calciomercato e volto da anni di Sportitalia, la nostra redazione ha intercettato in esclusiva il giornalista Alfredo Pedullà per affrontare i temi più d’attualità in casa biancorossa: “La rincorsa alla Ternana presenta delle analogie con quella alla Reggina e sulle menti dei calciatori baresi ciò si ripercuote. I rossoverdi hanno confermato gran parte dell’organico puntellandolo con elementi che fanno la differenza. Il rischio psicologico per il Bari c’è, con la differenza che i biancorossi ora hanno un allenatore. Lo scorso anno avevano cambiato perdendo quei due mesi fondamentali per restare attaccati alla Reggina. Quest’anno il Bari ha preso un allenatore che checché se ne dica è reduce da stagioni deludenti, non ha fatto bene a Catanzaro e non mi ha convinto come scelta perfetta. Secondo me la Ternana è partita avanti consolidando poi questa cosa. Le Fere così come la Reggina vincono partite che magari potrebbero perdere o pareggiare, proprio come i calabresi lo scorso anno. Il martellamento psicologico non deve far mollare il Bari perché non è questo il momento, ma deve consentire ai biancorossi di rafforzare la leadership mentale per non commettere gli stessi errori commessi lo scorso anno conclusosi con la finale di Reggio Emilia che l’ambiente di Bari ricorda meglio di me”.

Sui possibili interventi di mercato a gennaio, Pedullà si è così espresso: “Uscire dalla Serie C è la cosa più complicata che ci sia perché magari puoi avere l’organico e non hai l’allenatore competitivo; puoi avere il tecnico giusto ma magari ti manca la fortuna perché perdi due o tre gare importanti nella prima parte. Per me il Bari è sinceramente una squadra forte, soprattutto se penso ai calciatori negli ultimi 30 metri; potrebbe esserci qualche aggiustamento sulle fasce o a centrocampo ma non credo che andare sul mercato sia la priorità del Bari. In avanti c’è una tale abbondanza ed interscambiabilità tra Montalto, che con la C non c’entra nulla, Marras, Simeri, D’Ursi, Antenucci, Citro che la qualità non ne risente e non è un problema di mercato. Purtroppo, se si becca la C come quella degli ultimi due anni dove chi comanda non sbaglia mai due partite di fila la colpa non è del Bari. I tifosi biancorossi si sarebbero immaginati una squadra in grado di partire come ha fatto la Ternana, ma purtroppo per loro sta capitando alle Fere come lo scorso anno capitò ai reggini. Purtroppo ci sono state prestazioni indecorose come quella di Foggia che una squadra come il Bari non può permettersi; il paio di passaggi a vuoto non comportano interventi sul mercato perché per una squadra così forte si può solo puntellare”.

Sezione: Esclusive / Data: Ven 11 dicembre 2020 alle 23:00
Autore: Alessio D'Errico
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