Luca Tabbiani, protagonista con la maglia del Bari tra il 2004 e il 2006, ha commentato ai microfoni di TuttoBari la scelta della società biancorossa di affidare a Ciro Polito la poltrona di direttore sportivo: “Polito ad Ascoli ha fatto un ottimo lavoro e anche quando parlava nelle conferenze mi è sempre sembrato uno molto sicuro di sé. Ha una personalità forte, per Bari è la persona giusta perché sa assumersi le responsabilità, sentendolo parlare mi ha dato l’impressione di un essere un giovane pieno di entusiasmo con la voglia di emergere. Bari è una piazza importante dove bisogna lottare per il massimo. De Laurentiis è nel calcio da molto tempo, ha sempre fatto bene. Bisogna vedere se è vero che c’è questa parte decisionale che parte da Napoli o sono scelte che vengono da Bari”. 

Sul ballottaggio per il nuovo allenatore: “Conosco Caserta e Pavanel, che ha fatto una carriera molto importante. Io credo molto nella meritocrazia e obiettivamente Massimo ha fatto bene ovunque è andato. Idem Caserta, che viene dalla vittoria del campionato con il Perugia in un girone difficile contro una squadra forte come il Padova. Sono entrambi dei profili importanti, Mignani lo conosco un po’ meno. Il calcio, soprattutto nelle categorie inferiori, è fatto di ambizioni e passione, da gente che ha voglia di andare sempre avanti”.

Riguardo la composizione della rosa il prossimo anno: “Nella scelta dei giocatori che faranno parte del nuovo progetto sarà importante il nome del nuovo allenatore, ci sono tecnici che prediligano delle caratteristiche e altri che preferiscono l’opposto. È un fattore soggettivo la composizione della rosa, a livello individuale nel Bari ci sono tutti calciatori di qualità, al di sopra della media della categoria. Bisogna solamente capire al nuovo mister che tipologia di giocatori servono per fare bene”

Un commento anche sulla gestione targata Gaetano Auteri: “Quando si fanno le scelte a inizio anno sono tutte giuste, le somme purtroppo si tirano sempre alla fine. Io penso che Auteri abbia fatto un buon lavoro poi purtroppo si è passato da una via di mezzo dove si è cambiato si è ritornati. Annate così sono sempre travagliate, la squadra ha bisogno di lavorare con l’allenatore serenamente, quest’anno la tranquillità è venuta a mancare. Le aspettative erano di essere primi dall’inizio, poi purtroppo hanno incontrato una schiacciasassi come la Ternana che ha fatto qualcosa di incredibile. Il Bari è arrivato ai playoff carico di tutta la tensione accumulata durante l’anno. Per me Auteri è un ottimo allenatore, ha fatto molto bene prima di Bari. Questa è stata un’annata particolare, con la confusione è sempre difficile lavorare. I tifosi si aspetterebbero che il Bari in Serie C dovrebbe vincerle tutte, purtroppo non è così bisogna convivere con gli alti e bassi perché quello che ha fatto la Ternana non accadrà più”

In conclusione, parole sul nuovo format della coppa nazionale: “A me non piace la nuova Coppa Italia. Nessuna squadra di C o D potrà mai vincere la Coppa Italia però per una società piccola giocare in uno stadio come San Siro o il San Nicola è un motivo d’orgoglio ed è un modo per i ragazzi di misurarsi e giocare con realtà importanti. La Coppa Italia è la coppa nazionale ergo secondo me bisognerebbe includere anche le squadre di Eccellenza. È anche vero però che se pensiamo alla Serie A i calciatori stanno giocando molte, troppe partite e quindi hanno messo in condizione la Lega di tagliare la Coppa Italia. Spero che quando sarà ristabilito tutto ritorniamo a farla come è giusto che sia tenendo conto di tutte le società che fanno parte del calcio”. italiano”.

Sezione: Esclusive / Data: Sab 12 giugno 2021 alle 21:30
Autore: Andrea Papaccio
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