Nel corso della nostra intervista a Giovanni Marchese, ex calciatore del Bari nella stagione 2008, abbiamo affrontato diversi temi: il nuovo campionato alle porte, la questione della multiproprietà che continua a far discutere e, naturalmente, i suoi ricordi legati alla città e alla maglia biancorossa, vissuti sia da giocatore che da avversario. Ecco le sue dichiarazioni.

Sul nuovo campionato“Tra le favorite dell’anno prossimo io vedo il Palermo. Questo perché ha preso un allenatore che ha vinto già il campionato, un allenatore che ha vinto più volte anche per esempio con il Venezia. Il Palermo quindi su tutte. Ci sono poi il Monza, l’Empoli, insomma le squadre che sono retrocesse. Anche la Sampdoria stessa, dopo tutto ciò che è successo penso proverà a fare una squadra importante. Sara un campionato duro, difficile da affrontare, come ogni anno. La Serie B quest’anno però secondo me sarà ancora più difficile rispetto agli anni passati.”

Sulla multiproprietà: “Diciamo che con queste situazioni i tifosi sono un po’ destabilizzati. Questo perché non si capisce mai chi è che comanda, chi gestisce una società. Però purtroppo ormai ce ne sono tante così. Non ci sono più presidenti vecchio stampo come i Moratti o gli Agnelli della situazione, che sai che presidenti sono. Stessa cosa per quanto riguarda ovviamente Berlusconi, ma ormai con queste multiproprietà stanno crescendo e bisogna o per fortuna o per sfortuna fidarsi delle società. Bisogna sperare che credano nella crescita della società, della città. Magari hanno degli interessi in questa città e devono far sì che portino le proprie squadre, in alto. Bisogna avere tanta fiducia.”

Sui mesi a Bari: “Ho lasciato a bari ricordi bellissimi. Ho lasciato il cuore nella città. Mi sono trovato benissimo, nonostante abbia giocato solo pochi mesi.”

E anche da avversario“È stata per me un’emozione grandissima, e anche quando sono tornato, quando giocai al San Nicola ma versante Salernitana, i tifosi mi hanno voluto sotto la Curva. All’epoca il Bari stava facendo bene quindi c’erano circa 15000 persone allo stadio. È stata una cosa bellissima, voleva dire che, oltre ad aver fatto bene da calciatore in città, ai tempi mi reputavano un bravo ragazzo che si faceva rispettare. Mi sono fatto voler bene. Ci ho veramente lasciato il cuore, e senza dubbio farò sempre il tifo per il Bari.” 

Sezione: Esclusive / Data: Mar 05 agosto 2025 alle 21:00
Autore: Martina Michea
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