Ai nastri di partenza del girone C non sono presenti solo società ambiziose in ottica promozione e piazze blasonate ma anche realtà differenti. Ad esempio il Rieti, che nel corso della sua lunga storia ha collezionato solo 2 stagioni in B e 8 in C (inclusa la prossima). Per conoscere meglio il club amarantocelesti abbiamo contatto Alberto Mariani. Il tecnico, intercettato in esclusiva dai nostri microfoni, si è così soffermato sull'elevato livello del campionato e sulle prospettive della squadra laziale: "Siamo una squadra giovane e che deve completare l’organico. Ho piena fiducia nel presidente e nel direttore. Alla fine sono sicuro che allestiremo una squadra che potrà giocarsi ogni partita con il coltello tra i denti e con l’obiettivo di raggiungere la salvezza quanto prima possibile. Le altre? Sono d’accordo con gli addetti ai lavori quando parlano di B2. Ci sono squadre con un passato importantissimo ma noi siamo il Rieti, che per storia è abituato a combattere. Conosciamo le difficoltà e che ci sono squadre con un organico di assoluto livello, delle corazzate per la C. Credo che sarà un campionato assolutamente affascinante e combattuto fino alla fine, sia per salire che per retrocedere".

Mariani ha poi racchiuso con degli esempi le principali insidie della terza serie: "Ogni partita nel calcio ha una sua storia. Ci vuole la fortuna di partire bene e trovare un gruppo affiatato perché poi alla fine la forza del gruppo unita alla qualità del singolo ti da il risultato. Abbiamo visto delle squadre che con giocatori fantastici non hanno ottenuto gli obiettivi sperati mentre alcune compagini, meno pronte a livello tecnico, hanno formato un gruppo così forte da poter ottenere risultati incredibili. Non sempre, fortunatamente, 1+1 fa 2 nel calcio".

Negli scorsi anni il mister ha ricoperto diversi incarichi tra le fila della Salernitana (vice-tecnico della prima squadra, allenatore Primavera e responsabile settore giovanile), entrando anche in contatto indirettamente con il mondo biancorosso: "Ho avuto la fortuna di lavorare con Vincenzo Torrente. Ho fatto il suo vice a Salerno e mi aveva raccontato di quanto fascino e calore ha la gente verso la squadra. Mi ricordo 35mila persone al San Nicola in un Bari-Salernitana. I tifosi penso siano il dodicesimo uomo in campo".

Una chiosa finale sulla sfida in programma alla terza giornata contro il Bari (8 settembre): "I galletti sono dotati di giocatori fuori categoria, credo sia la squadra più pronta per poter arrivare ad una posizione di classifica importante, probabilmente la più accreditata per andare in B. Sulla carta sembrerebbe una sfida impari tra una corazzata assoluta e un gruppo in costruzione, che però si sta fondando con sani principi. Metteremo dentro tanta voglia e tutto quello che abbiamo per arrivare ad un risultato positivo, come in tutte le altre partite".

Si ringrazia il Rieti Calcio per aver concesso l'intervista a mister Mariani. 

Sezione: Esclusive / Data: Dom 04 agosto 2019 alle 11:30
Autore: Gianmaria De Candia
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