Sono ore frenetiche in casa Bari. Si cercano possibili soluzioni ad una crisi che sembra irreversibile e senza possibilità di via d'uscite. Eppure sembra che dalle parti del San Nicola qualcosa potrebbe cambiare. Caserta sta lavorando in queste ore con molta intensità per cercare diversivi, situazioni nuove che possano mettere i calciatori a disposizione nelle migliori condizioni per rendere al meglio. La domanda è: ma è possibile davvero continuare con questo 4-3-3 marchio di fabbrica dell'ex tecnico del Catanzaro? La squadra è stata indubbiamente costruita con questo tipo di soluzione tattica, considerando che questo è lo schieramento abituale di Caserta e, molto spesso, plasmato in altre squadre allenate dal mister calabrese.

Potrebbero essere vari i motivi di un cambiamento. Ne vengono in mente almeno tre. Dalla possibilità di far esplodere al meglio le qualità di ogni singolo calciatore, a rendere questa squadra maggiormente equilibrata nella fase difensiva e, infine, migliorare decisamente il gioco sulle fasce laterali. In ordine alla prima motivazione, c'è da dire che il Bari ha puntato molto su almeno due calciatori su tutti ovvero Castrovilli e Partipilo. Due simboli della baresità ma anche giocatori dal grande talento e dalla grande inventiva. In una soluzione che vede un centrocampo a tre e un trequartista alle spalle delle due punte e, quindi, con un 4-3-1-2 proprio Partipilo potrebbe emergere da rifinitore potendo svariare su tutto il fronte d'attacco e suggerire per le punte davanti. Altra soluzione potrebbe essere il doppio trequartista ( quindi un 4-3-2-1) proprio con Castrovilli e Partipilo che potrebbero giocare alle spalle di un'unica punta a scelta tra il rientrate Gytkjaer e Moncini.

Per rendere, poi, più protetta la difesa, altro motivo di cambiamento potrebbe essere la soluzione della difesa a tre con un centrocampo a quattro più robusto il quale renderebbe la fase difensiva più efficace. Il tutto incentrando il progetto sulla forza fisica di Darboe in mezzo al campo con due motorini come Verreth e Braunoder e avendo sugli esterni il dinamismo di Dorvàl e Dickmann. In difesa tre robusti marcatori centrali come Nikolaou, Vicari e Kassama che potrebbe diventare la sorpresa di questa squadra crescendo di condizione e di qualità.

In ultima analisi, se si volesse dare una sterzata sul piano tattico, anche l'idea di un 4-2-3-1 già sperimentato da Caserta nei suoi primissimi anni da allenatore non sarebbe del tutto campata in aria. Ciò permetterebbe di mantenere inalterata la difesa a quattro ma consentirebbe ai tanti trequartisti presenti in squadra di poter rendere al meglio e mettere nelle migliori condizioni possibili l'attaccante centrale il quale potrebbe beneficiare sia dei palloni provenienti dai terzini di spinta sia dalle imbucate di giocatori tecnici come i già citati Castrovilli e Partipilo. Il tutto senza dimenticare Antonucci, Sibilli e Bellomo che potrebbero scatenarsi nelle loro giocate.

Insomma, un bagaglio di soluzioni possibili per un cambiamento che i tifosi biancorossi pretendono nell'immediato già nella partita contro la Sampdoria in programma sabato prossimo al San Nicola alle ore 19.30.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 24 settembre 2025 alle 13:00
Autore: Maurizio Calò
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