Dopo la prima vittoria stagionale contro il Padova, il Bari di Fabio Caserta è atteso da una prova di maturità. La trasferta di Reggio Emilia, in casa della Reggiana, dirà molto su quanto i biancorossi abbiano realmente voltato pagina dopo un avvio di campionato complicato.

In conferenza stampa, il tecnico ha mantenuto i piedi per terra. La vittoria del “San Nicola” è stata una boccata d’ossigeno, ma non può bastare. Caserta ha sottolineato come quella contro il Padova sia stata soltanto una tappa, non un traguardo, e che ora serva una crescita costante, soprattutto dal punto di vista mentale.

Sul fronte infermeria arrivano notizie in chiaroscuro. Nikolaou è tornato ad allenarsi e sarà a disposizione, mentre Verreth resta in dubbio per un fastidio muscolare che lo ha costretto a fermarsi per un paio di giorni. Una possibile assenza che complicherebbe le scelte in mezzo al campo, ma che rientra nella normale gestione di un gruppo ancora in costruzione.

Più che di moduli, Caserta ha voluto insistere sull’atteggiamento: il Bari deve essere più coraggioso, determinato e continuo. Il tecnico ha ribadito che il carattere viene prima dei numeri, che il 4-3-3 o il 3-5-2 contano poco se manca la giusta mentalità. Serve una squadra capace di rischiare e di imporre il proprio gioco, non di subirlo.

Non è mancata un’autocritica sulle scelte iniziali: Caserta ha riconosciuto di aver forzato i tempi con Partipilo e di attendere ancora il vero Gytkjaer, limitato finora dai problemi fisici.

Contro la Reggiana il Bari dovrà dare risposte. Il successo col Padova ha restituito ossigeno, ma per ritrovare fiducia e ambizioni servirà qualcosa in più: continuità, compattezza e la sensazione – finora intermittente – di essere finalmente una squadra.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 17 ottobre 2025 alle 11:00
Autore: Antonio Testini
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