Tempo di riflessioni e analisi nel corso della pausa Nazionali. Le prime 6 giornate del campionato cadetto sono stato particolarmente positive per il Bari, caratterizzate dallo status di imbattibilità (unica in B) e dal terzo posto in classifica insieme al Frosinone. La squadra di mister Mignani si è ben distinta a livello di carattere, personalità e gioco, incluso buona parte dei suoi singoli.

Il calciatore che ha preso le luci della ribalta è stato senza dubbio Cheddira, premiato anche dalla convocazione in Nazionale del Marocco. Il classe ’98 è in un momento di forma straordinario, sia fisico che mentale, tanto da realizzare ben 5 reti e guidare la classifica cannonieri del torneo. Vedere un biancorosso in testa a questa graduatoria è una rarità, basti pensare che nei 50 campionati di Serie B disputati dalla società, solo due volte un galletto è riuscito a primeggiare.

L’ultimo in grado di riuscirci è stato Bivi nel 1984-85, ben 37 anni fa, le cui 19 marcature trascinarono il Bari anche alla promozione in Serie A. In precedenza c’era riuscito solo Mujesan, sempre a quota 19, nel 1967-68 ma in quel caso il salto di categoria sfumò all’ultima giornata a causa del pareggio di Perugia. In termini di contributo realizzativo il migliore è stato però Barreto, sotto la gestione Conte del 2008/09. In quell’annata le 23 segnature non bastarono al brasiliano per il titolo di categoria. Barreto fu superato dal solo Tavano (Livorno, autore di 24 reti), e si consolò adeguatamente con la vittoria del campionato.

Storicamente le difficoltà nel vedere un capocannoniere con la maglia del Bari si sono riscontrate a prescindere dalla categoria di competenza. Dal citato Bivi ad oggi, solo due calciatori ci sono riusciti tra Serie A e C, si tratta rispettivamente di Protti nel 1996 e Antenucci nel 2020, annate concluse con l'amaro in bocca: retrocessione in B e sconfitta nella finale playoff di C.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 25 settembre 2022 alle 17:00
Autore: Gianmaria De Candia
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