In quel di Palermo il Bari non sfonda. Le Douaron e Gomes condannano ancora alla sconfitta i ragazzi di Fabio Caserta, ancorati a fondo classifica. Urgono riflessioni, ma in queste righe analizziamo alcuni tra i singoli della compagine pugliese. 

CHI SALE - Quando nella sconfitta il migliore in campo è il portiere, come si suol dire, c'è qualcosa che non quadra. Cerofolini evita il vantaggio rosanero ben prima del gol del vantaggio, su cui, come anche quello del raddoppio, poco ha potuto, compiendo interventi decisivi e mostrando padronanza dell'area piccola. Castrovilli parte bene, mostrando le doti ormai note. Cala nella ripresa, in cui si è comunque intravisto qualche sprazzo, con il dieci luce tecnica brancollante nel buio. Senza fronzoli anche la gara di Vicari, che ha ben arginato le temibili frecce della squadra di Inzaghi. 

CHI SCENDE - La lista qui è ben più lunga, a partire da Sibilli: nullo in fase offensiva, in virtù di un compito che lo vedeva lontano dalla porta; nullo in fase difensiva, nonostante dovesse dare supporto ad un Dickmann che si è spento dopo un discreto inizio, ma sofferente (come Dorval) le manovre laterali del Palermo. Braunoder e Verreth non hanno saputo fare da collante tra i reparti, perdendo alcuni palloni importanti e perdendosi nelle trame avversarie, senza eccellere in alcuna mansione. Contributo pressoché assente anche di Gytkjaer e Pagano, primi subentranti a Moncini e Darboe, anche loro entrati in campo con la giusta testa ma poi sempre meno coinvolti nel gioco barese.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 20 settembre 2025 alle 08:00
Autore: Piervito Perta
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