Ed anche il 2025 giunge al termine: annata da dimenticare per il Bari, tra risultati non all'altezza, gestioni discutibili e logorio dell'entusiasmo della piazza. In quest'altro capitolo, rivediamo cos'è successo nel secondo trimestre.

Anche aprile si conferma mese della discontinuità: aperto dal pirotecnico 3-3 a Catanzaro, prosegue con il 2-1 contro il lanciato Palermo, ma termina con la sconfitta casalinga contro il Modena. In mezzo, il rinvio della trentaquattresima giornata, prevista per il lunedì di Pasquetta, causa dipartita di Papa Francesco.

A maggio, la situazione precipita: il k.o. col Cosenza ultimo riduce al lume le speranze del tifo, che contesta fortemente la squadra (e la dirigenza) liberando la curva durante la successiva gara contro il Pisa. Tanti i paradossi: il gol dell'ex Bonfanti decide l'incontro, che però vede i toscani esultare, nonostante il k.o., per la promozione in Serie A. Sarebbe tutto ancora possibile, ma a Cittadella, arriva l'ennesimo schiaffo (3-1) che chiude le porte agli spareggi. Uno 0-0 nella trasferta in Tirolo chiude la stagione: 48 punti, nono posto, ed ottavo distante quattro punti.

Nell'immediato post, il ds Magalini dichiara che il mancato traguardo non è la fine del mondo, ma a giugno inizia una nuova rivoluzione. Molti membri della rosa ritornano alla base, e Moreno Longo viene sfiduciato già solo con la ricerca di un nuovo tecnico, che sarà Fabio Caserta, nominato nuovo mister il 18 giugno. Fatto l'allenatore, bisogna rifare la squadra...

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 30 dicembre 2025 alle 15:00
Autore: Piervito Perta
vedi letture
Print