La caduta dei dieci. Il Bari, reduce dallo scoppola col Venezia, non riesce proprio a rianimare il ruolo di fantasista. Eppure, quest'estate l'ingaggio di Aramu aveva solleticato non poco, non foss'altro per l'enorme rincorsa che comportò l'arrivo in biancorosso dell'ex Venezia.

Proprio l'incrocio con la squadra che meglio lo esaltò in passato (e non solo in B) sembrava poter dare nuovo smalto al calciatore. Macché: la partita di Aramu è durata 45 minuti, bocciata molto sonoramente dopo che era iniziata un po' a sorpresa fra gli undici titolari, complice l'indisponibilità di Diaw.

Una crisi, quella del fantasista, che in parte sta colmando Peppe Sibilli. L'attaccante campano sta trovando brio proprio tra le linee ma nasce esterno d'attacco. Una collocazione ibrida, quella di Sibilli, che solo tampona - almeno per ora - la voragine di bellezza che sembra questo Bari proprio non riuscire a colmare.

Quanto è lontano Ciccio Brienza. Il fantasista spopolò a cavallo fra gli anni in B e quello in D: deliziò con le sue giocate, diventando oggetto di culto dalle parti dell'Astronave. Una decina di gol, ma tante bellissime giocate, bastarono per impossessarsi di una tifoseria vogliosa di colpi. Quelli che oggi sembrano davvero mancare al Bari, un po' immalinconito, sicuramente più che abbottonato alla voce qualità.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 26 novembre 2023 alle 14:00
Autore: Davide Giangaspero
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