Palermo-Bari è stata una gara a basso contenuto agonistico, con pochissimi episodi e nessuno controverso. Il tabellino conta appena tre ammonizioni, tutte per il Bari. Non ci sono stati episodi degni di nota, se non qualche nervo teso dopo una protesta dei giocatori del Palermo che chiedevano un tocco con il braccio di Vicari in area nel secondo tempo, tocco che in realtà avviene con la schiena. L'arbitro Daniele Perenzoni, della sezione di Rovereto, era alla sua 42esima direzione in Serie B e ne ha già accumulate 4 in A.

Con "Lo dice il regolamento" andiamo ad analizzare, caso per caso, per ogni partita disputata dal Bari, gli episodi e le decisioni arbitrali secondo quanto riportato dal regolamento.
Questo, in maniera del tutto neutrale e senza la presunzione di dare giudizi o fare qualsiasi tipo di dichiarazione in merito all'operato di arbitri e Var, ma spiegando esclusivamente il testo delle regole relative alle decisioni e agli interventi. Lo facciamo inquadrando ogni episodio, spiegando come può essere interpretabile ciascuna regola. Ricordiamo che il regolamento del giuoco del calcio è un documento pubblico, scaricabile e consultabile dal sito della FIGC.

Vediamo allora, cronologicamente, le decisioni prese dal direttore di gara con la lente del regolamento.

28esimo - Ammonizione di Darboe. La prima ammonizione del match è per il centrocampista biancorosso che arriva in ritardo pestando in pieno il piede  di Ranocchia con intensitòà sostenuta. Perenzoni estrae il giallo per imprudenza. 

IL TESTO. “Imprudenza significa che il calciatore agisce con noncuranza del pericolo o delle conseguenze per l’avversario e per questo deve essere ammonito". 

APPLICAZIONE. In campo, l'arbitro deve valutare velocità, intensità (forza) e punto di contatto.

81esimo - Ammonizione di Verreth. Il giocatore del Bari interviene con un tackle direttamente sulle gambe di Gomez nel tentativo di contendergli il pallone. Anche in questo caso l'ammonizione è per imprudenza.

95esimo - Ammonizione di Nikolau. In chiusura di match il Palermo riparte in contropiede con Gomez che ancora prima di rivevere palla viene trattenuto da dietro per la maglia dal difensore biancorosso, interrompendo un'azione potenzialmente pericolosa. Ammonizione quindi per SPA (Stopping promising attack).

IL TESTO. "Un calcio di punizione diretto è parimenti assegnato se un calciatore commette una delle seguenti infrazioni:
• contatto mano-pallone punibile (tranne il portiere nella propria area di rigore)
• trattiene un avversario
• ostacola un avversario venendo a contatto con lui
• sputa o morde qualcuno iscritto nell’elenco delle squadre o un ufficiale di gara
• lancia un oggetto contro il pallone, un avversario o un ufficiale di gara o tocca il
pallone con un oggetto tenuto in mano"
 

L'ammonizione si configura appunto quando un calciatore "commette ogni altra infrazione che interferisce con o interrompe una promettente azione d’attacco".


APPLICAZIONE. In campo bisogna valutare quanto il calciatore con il pallone può avanzare in verticale, quante opzioni ha di passare il pallone a un compagno e come è schierata la difesa.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 20 settembre 2025 alle 18:30
Autore: Enrico Scoccimarro
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