Pietro Maiellaro, ex calciatore icona del Bari, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni per analizzare il momento della squadra, con un focus particolare sugli aspetti societari e sul suo profondo legame con la piazza.

Maiellaro esprime una forte perplessità riguardo all'attuale gestione e all'avvio della stagione, sottolineando come la piazza barese non sia adatta alla gestione attuale. Sulla base del nuovo corso: "Troppi campi, troppi giocatori, 20 giocatori nuovi, allenatore nuovo, non è una cosa semplice da mettere insieme, da amalgamare e farli giocare così."

Sottolinea come l'ambiente di Bari non aiuti in situazioni di difficoltà: "E la squadra poi la porterai avanti, con un ambiente come il Bari, non è semplice.A Bari, rispetto ad altre piazze simili la stampa è maggiore, la tifoseria è infinita, i giornali vengono tanti. Insomma, non è una cosa semplice. Nelle televisioni ce ne sono tanti".

La conseguenza di queste difficoltà si riflette sul pubblico: "Ci vuole convinzione, ci vuole tranquillità per la parte dei giocatori, però la gente non ha tranquillità. La gente ormai non ci crede più. Ormai è uno sconforto totale".

Maiellaro critica apertamente il modello di gestione societaria del club biancorosso. La proprietà, secondo Maiellaro, "non è che ti debba dire niente. Lo sappiamo. Questa politica devono portarla avanti fino a quando dovranno portarla avanti".

L'ex ribadisce un concetto chiave: "A me è una cosa che dispiace, per la tifoseria. La multiproprietà ha un'altra priorità. Non è una piazza che può essere gestita in quel modo. Non può essere gestita in quel modo. Io mi auguro che finisca prima".

Riguardo al suo giudizio finale, dichiara che è ancora prematuro: "Parleremo alla fine dell'anno. Alla fine dell'anno vedremo se hanno fatto un buon lavoro. Vedremo che risultati avranno ottenuti e così daremo il nostro voto".

Maiellaro conclude l'intervento con un ricordo nostalgico dei suoi trascorsi in biancorosso, evidenziando il forte cambiamento nella passione della gente.

Ricorda il suo tempo al Bari con grande affetto: "Il mio ricordo è quello che la gente è felice, quando andavo sotto la curva, quando si segnava, si esplodeva tutti insieme e si esultava tutti insieme. Quando si camminava per strada la gente era contenta, era felice. Era un sorriso." Oggi, la situazione è diversa: "Non si parla neanche più nei bar"

Infine, un saluto e un augurio: "Un saluto a tutti, a tutti voi. Un saluto alla gente che ci ha seguito, che ci seguirà e Forza Bari sempre."

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 14 ottobre 2025 alle 20:00
Autore: Enrico Scoccimarro
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