Una sosta meno amara quella che sta passando il Bari, vista la vittoria (la prima in campionato) di una settimana fa contro il Padova, che ha salvato la panchina di Caserta e dà qualche speranza in più per il prossimo futuro. I tre punti guadagnati al San Nicola fanno respirare la squadra pugliese, che ora è chiamata a confermare quello che di buono ha fatto vedere durante l’unica gara e, soprattutto, continuare a fare punti per risalire la china di una classifica che è ancora abbastanza preoccupante.

In questa sorta di “nuovo inizio”, però, il Bari dovrà fare i conti con alcune problematiche. La prima è quella relativa agli infortuni in difesa, con i titolari Vicari e Nikolaou fuori e con i soli Meroni e Kassama disponibili come centrali. Un problema non da poco, considerando come, nel giro di due settimane, i galletti giocheranno 4 partite. A questo si aggiunge anche un attacco che fa fatica a rendersi pericoloso: tra i centravanti, il più in forma è Moncini, con Cerri che è stato decisivo dalla panchina durante l’ultima gara. Ha deluso finora Gytkjaer, così come quasi tutti gli esterni/trequartisti. La lunga squalifica di Sibilli, inoltre, ha costretto Caserta a rivedere i suoi piani: Pereiro, ad esempio, che sembrava fuori dal progetto tecnico, si ritroverà coinvolto in prima linea vista anche la poca incisività dei suoi colleghi di ruolo.

Reggiana, Mantova, Juve Stabia e Cesena: quattro match in quindici giorni che riscriveranno il futuro della stagione del Bari: raddrizzare il campionato è possibile, ma è imperativo fare punti.

Sezione: Copertina / Data: Lun 13 ottobre 2025 alle 11:00
Autore: Alessio Bonavoglia
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