Valerio Majo, protagonista nei primi anni 80 dello storico "Bari dei baresi", è intervenuto ai microfoni di TuttoBari e ha ricordato con affetto i suoi anni nel capoluogo pugliese commentando le differenze con il presente.

“Il ricordo più bello? Lo stadio Della Vittoria sempre pieno, sempre 40.000 persone - dice senza pensarci un attimo Majo - il rapporto con la piazza e con i tifosi era meraviglioso. Ho un ricordo bellissimo di Bari, dei miei vecchi compagni".

Sul confronto con la società attuale, Majo è netto: “Adesso c’è un presidente che non è barese. Ai Matarrese hanno detto di tutto, ma hanno portato la squadra in Serie A e hanno speso soldi. Io sono stato alla grande con loro. Prima ancora c’era De Palo, un gran signore, mi dicevano. Il tifoso barese è una storia, Bari è storia, è una città importante del Sud con un pedigree importante. Quando è venuto Zamparini a Palermo ha dovuto spendere l’Ira di Dio per andare in A dopo 27-28 anni, e l’hanno accettato. Però doveva andare in A. De Laurentiis? Se non va in A sarà sempre criticato. Al barese interessa solo la Serie A, il resto è aria fritta”.

Riguardo alla squadra attuale e al futuro: “Basta che metti sei, sette, otto giocatori davvero buoni, e poi c’entra anche chi hai fuori. È fondamentale avere gente di valore fuori dalla squadra, per supportare quelli in campo. Devi stare tra le prime quattro o cinque fino alla fine, te la devi giocare fino all’ultimo”.

Sui giovani in Serie B: “Ci sono squadre in Serie B dove non puoi dare spazio ai giovani, ma se sono bravi sì. A Bari però non puoi dire ‘puntiamo sui giovani’, devi puntare su certezze per vincere. La Serie B il Bari la deve vincere, non può solo lottare. Bari deve puntare subito alla Serie A”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 08 agosto 2025 alle 21:30
Autore: Enrico Scoccimarro
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