Centotredici giorni. Tanto è durata la storia d’amore tra Adriano Montalto e il Bari, iniziata sotto i migliori auspici e terminata tra mille interrogativi in una fredda giornata di gennaio. Molteplici i rimpianti da una parte e dall’altra. Un rapporto fatto di alti e bassi, come nelle migliori storie d’amore, quello tra la società biancorossa e il numero 32, che ha alternato prestazioni da urlo a momenti di buio totale come l’espulsione rimediata in panchina contro la Vibonese che ha dato inizio ad una serie di voci che sempre con maggiore insistenza davano il trentaduenne lontano da Bari

Un addio lungo quanto sofferto quello del classe 1988, che solamente tre mesi fa accettava senza riserve la Serie C pur di vestire la gloriosa maglia biancorossa, da lui onorata a dovere ogni qual volta chiamato in causa. Tanti gli acuti in questa breve ma intensa avventura, come i gol, quattro, segnati contro Catania, Juve Stabia, Casertana e Paganese, tra cui l'ultimo contro i liguorini estremamente decisivo per il raggiungimento della vittoria finale. 

Allo stesso tempo non priva di ostacoli l'esperienza di Montalto a Bari. Mai davvero entrato nelle grazie dell'allenatore, il calciatore è stato schierato titolare solamente in tre occasioni. Un utilizzo sporadico da parte di mister Auteri, che potrebbe aver condizionato la permanenza in biancorosso del centravanti siciliano che ora si avvia a vestire la casacca della Reggina compiendo il percorso inverso a quello di Rolando, da pochi giorni nuovi giocatore del Bari

Quest'oggi il congedo strappalacrime dell’ex Ternana su Instagram, che saluta a malincuore i suoi ormai ex tifosi a cui ha donato tante gioie e ne avrebbe potute regalare tante altre ancora. Buona vita, Adriano.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 26 gennaio 2021 alle 21:00
Autore: Andrea Papaccio
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