È cosa comune nel mondo del calcio che si nasca giocatori per poi diventare, una volta smessa l’attività agonistica, dirigenti o allenatori. Magari è poco consueto partire come tecnico di squadre maschili per poi diventare uno affermato nel calcio femminile, però può accadere. Potremmo così presentare la figura di Luigi Pappagallo detto “Gino”, direttore sportivo ed allenatore in seconda della Pink Sport Time Bari, la squadra femminile che quest’anno ha esordito (per la prima volta) nel campionato di A2, sorta di serie B maschile. Nato nel settembre del 1955, il “Mago Gino”, come ci hanno detto di chiamarlo alcune sue atlete, ha vissuto una carriera da calciatore prevalentemente in Puglia (Triggiano, Noicattaro, Sibilano Bari, giusto per citarne qualcuna) per poi arrivare in Promozione e sino alla serie D toccando anche la zona del Lazio nel suo girovagare. Nel 1982 poi l’inizio della sua carriera d’allenatore con le giovanili dell’Abruzzese, dopo c’è stata la Pro Inter con un leggero approccio anche con un ragazzino che si chiama Antonio Cassano. Le esperienze lavorative continuano, consigliato da Alfredo Manca e con la collaborazione di gente come Gianni De Bellis (attuale mister del San Paolo) e Giovanni Cannone e la sua scuola calcio. Poi nel 2006, per caso o meglio per destino, si è trovato ad allenare la Nuova Bari, squadra di calcio femminile con cui ha vinto due campionati (serie C e B) e da lì la sua carriera ha preso una piega inaspettata e positiva.
Tuttobari, da quest’anno al fianco della Pink per la prima volta, ha continuato la sua campagna di diffusione e pubblicizzazione del football femminile, intervistando uno dei decani del calcio pugliese ed attuale dirigente della formazione barese.

Ciao mister, partiamo come spesso accade dagli albori. Quando il calcio femminile ha incrociato la tua strada?
Era il 2006 e mi fu chiesto di dirigere la Nuova Bari al posto di Alfredo Manca che era andato a Toritto. Esperienza significativa e con due campionati vinti. Poi i fondi mancarono e tutto si concluse, purtroppo, nel peggiore dei modi. Dopo sono stato selezionatore della rappresentativa femminile ed ora sono al quarto anno con la Pink”.

Facciamo un passo indietro, che stagione è stata la scorsa?
Un campionato straordinario. Partiti per salvarci abbiamo iniziato ad inanellare una serie di vittorie e poi, come si dice, l’appetito vien mangiando e ci siamo trovati a fare una stagione di vertice arrivando sino alla promozione”.

Quest’anno però la musica è cambiata.
La A2 è diversa, difficile. Molte ragazze non si sono ancora rese conto del salto di categoria. Ecco il perché delle sconfitte, ma dopo la gara col Marsala qualcosa è cambiato. Quel punto ha cementato ancora di più il gruppo e speriamo che da qui inizi il nostro campionato, perché vedo che ce la possiamo giocare con tutti”.

Da decano del calcio femminile ti faccio una domanda tecnica: chi ti ha maggiormente impressionato finora fra le formazioni incontrate?
Il Napoli, il loro primo tempo contro di noi è stato devastante. C’è anche da dire che le ragazze sono arrivate stanche visti i vari problemi logistici avuti nella circostanza, ma la squadra mi ha comunque impressionato”.

Ora c’è la pausa, ma il 5 dicembre si va a Schio.
Si, si spera di dare la svolta lì. Il risultato positivo col Marsala ci ha caricati, andiamo là per fare risultato. In più abbiamo una società alle spalle che ci sostiene in tutto, cosa davvero difficile nel calcio femminile, soprattutto di questi tempi”.

Ultima battuta sul mercato, vi rafforzerete?
Assolutamente. La rosa, una volta recuperati gli infortuni se la può giocar contro chiunque. In più ogni domenica buttiamo nella mischia qualche ragazza della Primavera. Tre o quattro di loro promettono bene e quindi coltiviamo il nostro vivaio e lo facciamo maturare in campo anche con la Prima squadra”.
 

Sezione: La Bari in Rosa / Data: Gio 25 novembre 2010 alle 20:00
Autore: Renato Chieppa
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