Mirco Antenucci è finalmente tornato a colpire. E per farlo, il grande assente di questo ottimo avvio del Bari non poteva davvero scegliere un contesto migliore: direttamente dal Molise, la sua regione natale, il Lupo di Roccavivara ha timbrato il gol (dedicato alla terzogenita Alice) del nuovo sorpasso sui lupi del Campobasso, sotto gli occhi e gli applausi del pubblico (amico) avversario.

Una crisi personale apparentemente senza fine che lo ha costretto a vivere una situazione del tutto inedita per un bomber eterno come lui, escluso per ben tre volte dall’undici iniziale dopo il suo errore dal dischetto nel discusso pareggio con la Paganese. Nelle scorse due stagioni, infatti, la convocazione di Antenucci corrispondeva alla titolarità indiscussa: l’unica occasione in cui subentrò a gara in corso fu con mister Carrera, ma l’esito non si rivelò affatto entusiasmante nella sconfitta subita in rimonta a Terni.

Tre panchine consecutive tanto pesanti quanto evidentemente utili, che hanno fatto capire sia ad Antenucci sia all’intero gruppo l’importanza di ogni componente della rosa. In queste settimane non facili, quindi, il classe ’84 ha continuato a lavorare duramente in allenamento, rispettando le scelte di Mignani, aspettando con professionalità il suo momento e mettendo da parte le ambizioni del singolo per il bene della squadra. Nel frattempo, però, non sono mancate le parole di supporto degli ex biancorossi per il numero 7: da Maiellaro a Tovalieri, passando per Anaclerio, Andrisani, Faggiano, Mutti e Tangorra.

A cinque mesi e mezzo di distanza, Antenucci è riuscito a rompere il lungo digiuno da gol su azione con una reazione incoraggiante, piena di rabbia e convinzione. L’ultimo match in cui questo avvenne fu addirittura all’ultima giornata del campionato passato, quando nel derby pugliese con il Bisceglie realizzò anche un assist per D’Ursi. Ieri si è ripetuto sulla stessa falsariga, prima spingendo in rete il perfetto passaggio di Maita e poi regalando a Cheddira la palla che ha chiuso i giochi. Con la fascia da capitano al braccio, Antenucci ha fatto così dimenticare il suo primo tempo opaco, sbloccandosi mentalmente dopo aver bissato l’unica firma su rigore con il Monterosi Tuscia.

La speranza è che il caso Antenucci possa essere definitivamente rientrato. Considerata l’elevata concorrenza in attacco, il Bari ha già ampiamente dimostrato di non essere più totalmente dipendente dall’ex SPAL, che adesso appare meno responsabilizzato. Questa è senz’altro un’arma in più, ma per agguantare quell’agognata Serie B serviranno soprattutto i gol determinanti di Antenucci.

Sezione: News / Data: Lun 18 ottobre 2021 alle 20:00
Autore: Gabriele Bisceglie
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