La stagione per il Bari non è iniziata nel migliore dei modi, con i galletti che – alla luce della straordinaria cavalcata compiuta nell’ultima annata culminata con uno sfiorato approdo in massima serie – si aspettavano di mantenere con continuità le prime posizioni della classifica, portando avanti la lotta per la promozione in Serie A. I biancorossi, dopo l’addio di Michele Mignani che, dopo un avvio tutt’altro che scoppiettante, ha vestito i panni di capo espiatorio lasciando a Pasquale Marino il posto in panchina, sembravano aver ritrovato il piglio giusto sotto la nuova guida tecnica, trovando due fondamentali vittorie nei primi tre incontri disputati con il nuovo allenatore. La squadra, tuttavia, a causa delle 6 reti subite nelle ultime due giornate di cadetteria, raggiunge lo stesso dato registrato dopo il medesimo numero di partite nella passata stagione, contando 16 marcature totali incassate.

A far tremare, alla luce di una solidità difensiva ancora non del tutto finita nel dimenticatoio, vi è il dato riguardante le reti all’attivo messe a referto, fermo a quota 15. Questo Bari, sotto la guida di un tecnico che del calcio offensivo e propositivo ha fatto il proprio cavallo di battaglia, conta 7 reti in meno siglate rispetto alla passata stagione. Dei sette uomini in gol nelle prime quattordici giornate della passata stagione – a discapito degli otto marcatori di questa annata - solamente in due sono ancora presenti in rosa: si tratta di Di Cesare e di Bellomo, con il secondo ancora a secco. Gli altri marcatori della passata annata – Cheddira, Folorunsho, Antenucci, Botta e Scheidler – hanno tutti fatto le valigie nel corso della scorsa sessione di calciomercato, costringendo i galletti a rifondare interamente un reparto offensivo che, pur essendo ricco di calciatori già a segno, sta facendo pesare una pochezza di reti che, al pari di gol subiti, grava sui punti collezionati, congelando il Bari a una posizione di metà classifica.

Che in questo Bari l’atteggiamento poco propositivo fosse uno dei principali problemi lo si era capito sin dall’avvicendamento in panchina, con l’arrivo di un allenatore dallo spiccato gusto offensivo, ma a partire dal via – a quanto dicono i numeri – la rosa costruita d’estate non sembra in grado di poter mantenere i livelli di quella vista nella scorsa annata.

Sezione: News / Data: Lun 27 novembre 2023 alle 08:00
Autore: Mario Amoruso
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