L’inaspettato 3-0 subito in casa della Virtus Francavilla ha fermato l’imbattibilità del Bari, che in campionato non aveva mai perso grazie a sette vittorie e tre pareggi. Per Michele Mignani, dunque, il prossimo big match contro il Catanzaro avrà certamente un valore ancora più importate, con l’auspicio di mettere in mostra un pronto riscatto. Da questo punto di vista, il bilancio dell’allenatore ligure è in perfetta parità: escludendo le esperienze con le giovanili e prendendo invece in esame quelle tra i grandi, ha racimolato una vittoriatre pareggi e una sconfitta.

La prima volta in assoluto accadde con l’Olbia nel 2016, quando subentrò in panchina in luogo di Oberdan Biagioni, esonerato nel giorno dell’Epifania. Dopo un buon inizio con undici partite da imbattuto, un gol di Pintori ruppe l’incantesimo in casa dell’Albalonga. Questa si rivelò comunque essere l’unica sconfitta rimediata da Mignani, che concluse la stagione trionfando nei play-off del girone G di Serie D. Al suo primo ko reagì con un pareggio con la Viterbese, in cui non bastò una doppietta di Geroni per tornare subito alla vittoria.

L’anno successivo, con l’Olbia ripescato tra i professionisti, fu da dimenticare l’esordio in campionato in cui perse contro il Renate, che giocò in dieci uomini gli ultimi minuti. La risposta di Mignani combaciò con un nuovo 2-2, decisamente più sfortunato in quanto la Lucchese pareggiò solamente al 94’.

Il ritorno di Mignani a Siena, stavolta da allenatore della prima squadra, possiede numerose analogie con il cammino del Bari fin qui. La sconfitta numero uno giunse anche allora all’undicesima giornata: il Monza fece le veci dell’attuale Virtus Francavilla con un altro pesante 3-0, con la sola differenza che i lombardi, andati in vantaggio proprio grazie ad Andrea D’Errico, vinsero addirittura in trasferta. Sulla stessa falsariga la striscia positiva si interruppe a quota 24 punti, guadagnati con il medesimo ruolino di marcia formato da sette vittorie e tre pareggi, e con il Siena capolista, seguito però dal Livorno che in quel momento contava una gara in meno. Il Bari non dovrà assolutamente prendere esempio dalla reazione avuta dall’ex squadra di Mignani, che non riuscì a sfruttare la seconda partita consecutiva tra le mura amiche neanche nello scontro diretto con i labronici: al 92’ fu decisiva la seconda firma personale di Vantaggiato, che annullò il pareggio senese conquistato appena sette minuti prima. In totale furono undici le sconfitte del Siena, con l’ultima che avvenne nell’amarissima finale play-off aggiudicata dal Cosenza.

Molto particolare la situazione dell’annata seguente, generata dal ricorso presentato dal Siena per accedere in Serie B. Alla decima giornata, di fatto la sesta effettivamente disputata dai bianconeri, il Gozzano uscì vincitore con una rimonta per 2-1. Nell’undicesimo turno Mignani perse ancora con la Pro Vercelli per 2-0, ma ad intervallare le due sconfitte ci fu un’altra sfida, quella vinta di misura con il Pisa nel recupero della seconda giornata.

Nel 2019/20 Mignani partì in corsa pure a Modena, dove il 25 novembre prese il posto dell’ex Mauro Zironelli. Rimase a secco di punti in casa del Vicenza, che ebbe la meglio con una rete di Cappelletti. Il terzo pareggio, sempre per 2-2, fu ottenuto con l’Imolese, che dopo essere passata in svantaggio fu capace di ribaltare il risultato nel giro di un minuto, prima del definitivo pari giunto all’86’. A causa del blocco dei campionati per Covid-19, le sconfitte di Mignani furono soltanto tre su undici gare, a cui si aggiunge quella a tavolino per la mancata partecipazione ai play-off dei canarini contro la Feralpisalò.

Nella stagione scorsa, alla terza giornata, perse per 1-0 a Trieste nel primo turno infrasettimanale di Serie C. Il Modena rispose in modo convincente con un netto 3-0 rifilato al Ravenna.

Sezione: News / Data: Mer 27 ottobre 2021 alle 18:00
Autore: Gabriele Bisceglie
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