Sarà un ritorno in campo particolarmente impegnativo per il Bari, alle prese domani nella sfida contro il Brescia sul terreno amico del 'San Nicola'. Nel corso della settimana il mister ha valutato attentamente la strategia da attuare e soprattutto le scelte nell'undici titolare, che per la prima volta in stagione non vedrà la presenza di Pucino, espulso per proteste nel finale di gara a Cagliari.

Un'assenza pesante per uno dei fedelissimi di Mignani, costretto dunque a trovare un'alternativa. Il sostituto naturale per la posizione di terzino destro è il francese Dorval, autore di un brillante inizio in fase di precampionato. Le buone indicazioni fornite non sono però risultate sufficienti per convincere lo staff tecnico, basti pensare ai soli 20 minuti concessi nella trasferta di Perugia, unica apparizione ufficiale. La sua presenza dal primo minuto resta, dunque, un'incognita per una serie di motivi, in particolare l'inesperienza relativa ad età (21 anni) e categoria (in Italia ha giocato solo in Serie D tra Fasano e Audace Cerignola) ma anche per una questione di caratteristiche. Il classe 2001 ha spiccate doti offensive e deve ancora affinare tutte le richieste da eseguire (rallentate anche dalla lingua, italiano ancora imperfetto) in fase di non possesso, necessarie per una ruolo cruciale all'equilibrio della squadra.

L'altra pista porta così all'altro terzino, Mazzotta. Il classe '89, rimasto a Bari per una serie di incastri mancati del calciomercato, è mancino ma potrebbe essere impiegato eccezionalmente sulla fascia opposta. Piede a parte, è l'unico che conosce alla perfezione gli specifici movimenti, rafforzati dall'enorme curriculum (300 presenze tra A e B) e da un'ampia conoscenza dei compagni. 

Le ultime possibilità riguardano l'adattamento di un centrale in fascia. Nell'attuale batteria in rosa, i candidati sarebbero Bosisio e Gigliotti, entrambi però collocati nelle retrovie delle gerarchie. Il primo, eccetto 5 minuti in questi primi mesi tra Serie B e Coppa Italia, ha sempre giocato in Primavera, il cui livello e ritmi sono enormemente differenti dalla cadatteria. Mentre il francese sarebbe un profilo più idoneo ma è penalizzato dal piede, anche lui è un mancino (nelle rare occasioni è stato schierato come terzino sinistro ). Difficilissima, invece, l'ipotesi Zuzek che ha sempre avuto una predilezione per le vie centrali, venendo collocato anche a centrocampo più che sulla corsia laterale. 

Sezione: News / Data: Ven 30 settembre 2022 alle 09:00
Autore: Gianmaria De Candia
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