La ventunesima giornata di campionato si apre con l'anticipo del "Barbera" tra un Palermo in crisi e la Lazio che insegue il sogno scudetto. I laziali partono bene con Floccari che beffa Uijkani e dimostra di essere un'ottima alternativa per l'attacco di Petkovic. I padroni di casa hanno fame e ribaltano la situazione in un minuto: prima Rios corregge in rete un bel cross di Dossena, poi il giovane Dybala segna il gol dell'insperato 2-1. Nel finale arriva il pareggio del solito Hernanes, che realizza il rigore del 2-2 finale, un punto che lascia scontente entrambe le squadre. Nell'altro anticipo la Juventus è chiamata a scacciare la crisi contro un'Udinese in ottima forma. La squadra di Antonio Conte, falciadiata da molte assenze, si lascia trascinare dal talento puro del giovane Pogba: il francese realizza una doppietta straordinaria con due bolidi dai 30 metri che pietrificano Padelli. Vucinic firma il tris e poi serve un assist al bacio per il poker di Matri, per un 4-0 che rilancia i bianconeri a + 5 sulle inseguitrici e scaccia i fantasmi emersi nell'ultimo periodo. La domenica si apre con il ricchissimo antipasto offerto al "Franchi" tra Fiorentina e Napoli. I viola di Montella vengono da un periodo difficile e sono chiamati al riscatto, che sembra arrivare con il fortunoso gol di Roncaglia: il difensore argentino lancia dalla sua metà campo e realizza il gol del vantaggio con l'imbarazzante complicità di De Sanctis, uscito completamente a vuoto. I partenopei non demordono e pareggiano con il solito Cavani, che sale a quota 17 gol in campionato, sempre più capocannoniere del nostro campionato. Nel pomeriggio pareggio giusto e divertente tra Chievo e Parma, che si dividono la posta in palio al Bentegodi. Passano in vantaggio i ducali con l'ottimo Belfodil, al settimo centro stagionale, poi pareggia, con il più classico dei gol dell'ex, Paloschi. Un punto che sembra spegnere le speranze europee di Donadoni, mentre rappresenta un mattoncino in più per la salvezza che Corini sta costruendo a Verona. Sprofonda sempre più il Genoa, che in casa subisce un severo 2-0 dall'ottimo Catania di Maran, sconfitta che costerà la panchina a DelNeri, sostituito da Ballardini. Un gol per tempo per gli etnei che passano con la coppia tutta argentina Bergessio - Barrientos, e si lanciano all'ottavo posto in classifica a ridosso della zona Europa League. Il Milan prosegue nel suo buon momento di forma e scavalca in classifica la Roma grazie al 2-1 rifilato al Bologna. Dopo un primo tempo soporifero, sale in cattedra Pazzini che realizza la doppietta da tre punti per gli uomini di Allegri, aspettando il ritorno a Milanello del figliol prodigo Kaka. Nel finale l'autogol di Mexes non rende meno amara la sconfitta per gli emiliani che restano a quota 21, ancora nella zona calda. Corsaro il Torino di Ventura che espugna l'Adriatico di Pescara con un netto 2-0. Si decide tutto nel primo tempo con i gol degli esterni di attacco dei granata: segna prima Santana e poi, dopo una bella combinazione con Meggiorini, raddoppia Cerci. La reazione degli abruzzesi è sterile e sfocia nel nervosismo che porta all'espulsione per doppia simulazione di Weiss. Il Siena dimostra che anche se spesso i numeri condannano le squadre, l'orgoglio nel calcio porta risultati. I toscani, quasi spacciati per la classifica deficitaria (complice la pesante penalizzazione) ottengono una pesantissima vittoria contro la Sampdoria grazie al gol di Bogdani, ben servito da Sestu. A Bergamo la sfida tra Atalanta e Bergamo inizia con oltre mezz'ora di ritardo per la neve che rende inospitali gli spalti dello stadio "Atleti Azzurri d'Italia". L'inizio è, se possibile, ancor più gelido per i tifosi di casa, freddati dopo soli 2 minuti dall'autorete dell'ex di giornata Canini. I nerazzurri, reduci da cinque sconfitte consecutive, reagiscono nella ripresa con la zuccata vincente dell'avvocato Guglielmo Stendardo, che regala un punto importante a Colantuono. In serata va in scena l'attesissimo posticipo tra Roma ed Inter, partita che negli ultimi anni si è arricchita di grande interesse e fascino. I giallorossi partono bene e passano con il rigore di Totti, concesso per fallo di Ranocchia su Bradley. I nerazzurri pareggiano con Palacio, servito dal solito Guarin, sempre più trascinatore degli uomini di Stramaccioni. Non succede più nulla fino al triplice fischio dell'arbitro che lascia l'amaro in bocca ad entrambe le compagini, sempre più distanti dai rispettivi obiettivi stagionali.
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