La 31° giornata di Serie A si apre al sabato con l'anticipo delle 18.00 tra Juventus e Pescara. Allo Stadium i bianconeri operano un massiccio turnover in vista del Bayern e faticano più del dovuto con i delfini protetti da un eccezionale Pelizzoli. Al 70' Vucinic slocca il match con un calcio di rigore, poco dopo il montenegrino raddoppia con un bel destro a giro. Nel finale Cascione sorprende Storari dalla lunga distanza e fissa il risultato sul definitivo 2-1. Per i bianconeri un'ulteriore mattone per lo scudetto mentre il Pescara ha più di un piede in Serie B. Nell'altro anticipo il Torino riacciuffa il pari solo a tempo scaduto al "Dall'Ara" di Bologna. Ospiti in vantaggio grazie al secondo gol consecutivo di Barreto; nella ripresa i felsinei prima pareggiano con il greco Konè poi completano la rimonta con Guarente. Quando i tre punti sembrano cosa fatta per Pioli, arriva la zampata di Bianchi che realizza l'importante gol del 2-2 finale. Un punto per parte che avvicina le compagini ad una meritata salvezza. La domenica si apre con il pirotecnico lunch match tra Fiorentina e Milan: il fischiatissimo ex Montolivo porta in vantaggio la squadra di Allegri, poi i viola restano in dieci per la dubbia espulsione comminata a Tomovic. Nella ripresa succede di tutto: prima Flamini raddoppia per i rossoneri poi la squadra di Montella realizza l'incredibile rimonta con i rigori trasformati da Liaijc e Pizarro. Tra le mille polemiche finisce 2-2 con le squadre che restano in corsa per un posto Champions. Alle 15.00 scendono in campo le altre squadre. Al "Franchi" di Siena scialbo 0-0 tra i toscani e il Parma. I padroni di casa si rendono pericolosi con Emeghara, mentre i ducali si fanno vedere raramente dalle parti di Pegolo. Il logico risvolto è quello delle reti bianche con Donadoni che mette un altro tassello per la salvezza e la squadra di Iachini che aggancia il Genoa in classifica. Stesso risultato e tanta noia anche al "Massimino" tra Catania e Cagliari. Gli etnei vedono spegnersi le residue speranze europee mentre l'obiettivo salvezza si avvicina sempre più per la squadra di Pulga. Vince e convince l'Udinese di Guidolin che batte il Chievo con un netto 3-1: trascinatore è il capitano Di Natale autore di una doppietta (splendido il secondo gol, con un gran sinistro al volo) e anche dell'assist per il 3-1 di Benatia. In mezzo l'inutile segnatura dello slovacco Papp per i clivensi. Gran colpo esterno per il Palermo di Sannino, che espugna Marassi con un netto 3-1 e può credere all'incredibile rimonta-salvezza. Pronti-via e Von Bergen porta in vantaggio i rosanero, poi Munari, sugli sviluppi di un angolo, centra il gol del pareggio (terzo gol in Serie A). Sale in cattedra Ilicic, che compie uno slalom straordinario e trafigge Romero con un diagonale di destro, poi Garcia ammutolisce il pubblico blucerchiato con un il terzo sigillo. Palermo che aggancia Siena e Genoa in classifica ed infiamma la lotta salvezza, che si preannuncia apertissima fino all'ultima giornata di campionato. In serata attesissime nei posticipi le sfide di Inter e Napoli. I partenopei non sbagliano ed inguaiano ulteriormente il Genoa, battendolo nettamente per 2-0. Succede tutto nel primo tempo con il vantaggio firmato Pandev, e col raddoppio di Dzemaili, ancora preferito ad Inler, autore del quarto gol in questa settimana, Nella ripresa Cavani fallisce un rigore ma Mazzarri può guardare alla sfida con il Milan con fiducia, visti i quattro punti di vantaggio. L'Inter crolla incredibilmente contro un'Atalanta che onora la memoria del compianto presidente Ruggeri. I Nerazzurri passano in vantaggio con il gol numero 100 di Rocchi in Serie A, poi si fanno riprendere dal solito Bonaventura, abile a trafiggere la difesa di Stramaccioni. Ad inizio ripresa Alvarez sembra chiudere la gara con la prima doppietta in maglia interista ma in dieci minuti si consuma il dramma dei padroni di casa: Denis prima trasforma un rigore , poi pareggia con una bella azione personale, infine si regala una serata da eroe con il sigillo del definitivo 4-3 orobico. Nel finale espulso Raimondi, incredibile errore sottoporta di Ranocchia e tanto nervosismo, fino alla rissa di Schelotto con i suoi ex compagni di squadra. Ora Stramaccioni, abbandonati i sogni Champions, trema per la sua panchina. Stasera l'attesissimo derby capitolino tra Roma e Lazio.
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