La 32° giornata di Serie A si apre con il delicato scontro salvezza tra Pescara e Siena. I toscani partono fortissimo portandosi sul doppio vantaggio grazie al gol di Angelo e all'autorete di Zanon. Nella ripresa gli abruzzesi sfiorano l'impresa: Celik e Togni (splendida punizione) pareggiano i conti, poi la squadra di Bucchi si lancia all'attacco cogliendo il palo con Sculli. Proprio quando l'inerzia sembra favorire i padroni di casa, un contropiede letale gela l'Adriatico ed Emeghara realizza il pesantissimo 2-3 finale. Pescara ormai spacciato mentre il Siena stacca in zona salvezza le dirette concorrenti. Nel secondo anticipo la Fiorentina sbanca l'" Atleti azzurri d'Italia" di Bergamo con un netto 2-0. A segno Pizarro su rigore ed il giovane Larrondo, al cospetto di una Atalanta coriacea ma sconfitta; nel finale espulso Denis, autore comunque di una prova generosa. Montella si lancia cosi all'inseguimento del sogno Champions, a soli tre punti dal Milan, terzo in classifica. La domenica si apre con il decisivo scontro tra Palermo e Bologna, con i rosanero alla ricerca di una insperata rimonta salvezza. La squadra di Sannino parte forte con Ilicic, vero trascinatore del momento ma si fanno riprendere nella ripresa dal giovane Gabbiadini. Un punto che serve certamente più a Pioli che al suo collega, che resta invischiato nelle zone calde della classifica. Nel pomeriggio si assiste al tracollo dell'Inter, sconfitta dal Cagliari sul neutro di Trieste. Il periodo nerissimo per Stramaccioni si palesa nel secondo tempo quando l'ex Pinilla realizza un calcio di rigore quantomeno dubbio. Il cileno raddoppia poco dopo e regala la salvezza anticipata ai sardi con dedica al presidente Cellino. Gran colpo esterno per l'Udinese che espugna il "Tardini" con un netto 3-0. Orfana di Di Natale la squadra di Guidolin mostra un ottimo gioco e mette in vetrina il grande talento di Luis Muriel: il colombiano fa impazzire la retroguardia dei ducali e mette a segno una doppietta, arrotondata nella ripresa dal tris di Pereyra. I bianconeri possono ancora rincorrere un posto in Europa, distante appena tre punti, mentre per i gialloblu la conquista della salvezza è ormai solo una formalità. Pareggio senza reti al "Bentegodi" di Verona tra Chievo e Catania. Vince la noia ed il punticino rappresenta un altro passo verso la salvezza per i padroni di casa mentre è più amaro per gli etnei, ormai distanti dal sogno europeo. Grande attesa al "Ferraris" per il "derby della Lanterna" in cui il Genoa è chiamato a scacciare i fantasmi della retrocessione vista la vittoria del Siena nell'anticipo. L'incubo si materializza per il grifone quando Eder realizza la punizione dell'1-0 che sembra spedire all'inferno i cugini. Nella ripresa tanto agonismo e qualche scintilla fino al pari di Matuzalem arrivato da un cross maldestro del brasiliano. Finisce 1-1 tra i fischi del pubblico rossoblu che certamente si aspettava qualcosa in più di un punticino. Non sbaglia la Roma di Andreazzoli che conquista tre punti d'oro all'Olimpico di Torino. In una partita divertente gli ospiti sbloccano con Osvaldo ma sono raggiunti quasi nell'immediato dal solito Bianchi, sempre più idolo della curva granata. Cerci è devastate e coglie due legni con altrettante punizioni ma serve un lampo di classe di Lamela ad orientare il match a favore dei giallorossi. Finisce 2-1 con Ventura che ha più di qualche rammarico mentre gli ospiti possono ancora sperare nella volata europea. Nel posticipo grande fremito per lo scontro tra Milan e Napoli che ha il sapore di spareggio per il secondo posto. I rossoneri partono forte e passano con Flamini, al secondo gol consecutivo ma dopo soli quattro minuti Pandev da buon ex interista trafigge Abbiati. Nella ripresa poche occasioni e tanto nervosismo con parecchie scintille e l'espulsione diretta dello stesso Flamini, punito per un fallo killer su Zuniga. Un punto per parte che soddisfa certamente più i partenopei, che restano a +4 sulla squadra di Allegri.
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