La trentatreesima giornata di campionato si apre al sabato con l’anticipo delle 18.00, fondamentale per la salvezza, tra Genoa ed Atalanta. I grifoni, affamati di punti salvezza, si bloccano sul pari (1-1) con gli orobici, ormai ad un passo dalla riconferma matematica nella massima serie. Succede tutto nei primissimi minuti con Floro Flores che sblocca al sesto ma dopo soli due minuti è Del Grosso, al primo centro in nerazzurro, a firmare il pareggio definitivo. Fischi per i liguri, sempre sull’orlo del baratro e che devono inseguire il Siena. Nel secondo anticipo l’Udinese affonda la Lazio, agganciandola in classifica a quota 51. Uomo partita è il solito Di Natale che firma con una splendida semirovesciata il gol partita, girando con classe un cross di Silva. La reazione della Lazio è poca cosa, continua il periodo poco brillante della squadra di Petkovic che vede sfumare l’obiettivo terzo posto. Nel lunch match invece, si rialza l’Inter che batte in casa il Parma con il minimo sforzo. Finisce 1-0 con il gol partita di Rocchi, al secondo gol consecutivo, con un Parma che ci prova ma si arrende davanti ai guantoni di Handanovic. Partita nel complesso brutta, condita dall’aperta contestazione del pubblico all’indirizzo di Branca, additato da tutti come il principale responsabile dell’annus horribilis dei nerazzurri. Pari per 1-1 anche al “Dall’Ara” tra Bologna e Sampdoria che con questo punticino, si avvicinano ulteriormente all’obiettivo salvezza. I felsinei passano in vantaggio con Gilardino ma nella ripresa la squadra di Delio Rossi pareggia con Sansone per un pareggio giusto che sta bene ad entrambe le compagini. Stesso risultato anche nel derby di Sicilia che regala emozioni fino all’ultimo minuto: al “Massimino” gli etnei passano in vantaggio con Barrientos, e sembrano poter condurre il match agevolmente. Nella ripresa i rosanero, spinti dalla forza della disperazione, si lanciano all’attacco e passano solo a recupero quasi scaduto, con Ilicic che mantiene in corsa Sannino per la salvezza. Nel finale rissa furibonda con l’espulsione di Andujar e tanto lavoro in ottica prova tv per il giudice sportivo. Pazzesco 4-3 tra Fiorentina e Torino che danno spettacolo con rimonta e controrimonta. Cuadrado, Aquilani e Ljiaic sembrano chiudere il discorso in favore dei viola ma Barreto fa 3-1 nel finale di primo tempo. I granata non mollano e completano l’impresa nella seconda frazione: sono due ex a rimettere in parità il match, con i gol di Santana e Cerci, ancora per metà di proprietà viola. Nel finale però Romulo fissa il definitivo 4-3 e fa esplodere il Franchi, con Montella che va ad un solo punto dal Milan terzo in classifica ed impegnato in serata sul difficile campo della Juventus. Brutto pareggio interno per la Roma, fischiata dal suo pubblico, che fa 1-1 contro il già condannato Pescara. I delfini passano in vantaggio con l’ex Caprari, poi non si fermano continuando a bersagliare Stekelenburg. La squadra di Totti spreca tantissimo fino al pareggio di Destro, vero uomo del momento a Trigoria, che con il suo gol perlomeno stacca gli odiati cugini della Lazio in classifica. Passa all’ultimo respiro il Napoli, sempre più secondo a +7 sul Milan, che batte il Cagliari per 3-2 solo nel finale. Ibarbo fa tremare il San Paolo con un destro secco che batte Rosati, poi i partenopei prima pareggiano con l’autogol di Astori, poi passano in vantaggio con Cavani, capocannoniere a 23 gol. Sau, entrato da appena 2 minuti, illumina la partita con uno splendido destro a giro e firma il 2-2 che resiste fino al minuto 93, quando Insigne, complice una deviazione, insacca il 3-2 che fa impazzire il San Paolo. Sfida salvezza importantissima al “Franchi” dove il Siena ha l’occasione di staccare le concorrenti per la salvezza. Invece il Chievo è corsaro e si prende definitivamente il suo obiettivo stagionale, battendo i bianconeri grazie all’ottimo Pellissier, ultimamente ripescato da Corini. I toscani invece, nonostante la sconfitta, conservano il risicato vantaggio di un punto su Palermo e Genoa. Nel posticipo grande attesa per il big match tra Juventus e Milan, importante soprattutto per i rossoneri in ottica secondo posto. In una partita piuttosto brutta, caratterizzata da molti falli e poche emozioni, decide un perfetto calcio di rigore di Vidal, al terzo gol consecutivo, concesso per netto fallo di Amelia su Asamoah. I bianconeri volano a quota 77 punti e si cuciono sul petto una altro pezzo di scudetto mentre Allegri deve guardarsi le spalle dall’arrivo della Fiorentina.
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